“Dopo le apprezzabili parole del ministro, mi auguro che sia definitivamente accantonato l’approccio verticistico usato dal precedente governo e sia, invece, aperta la strada della programmazione e del coinvolgimento territoriale.
Predisporre grandi piani straordinari, esautorando Provincie e Comuni proprietarie delle scuole, non ha dato alcun frutto; mentre le leggi ordinarie esistenti, quando finanziate, si sono dimostrate adeguate a migliorare i servizi e la sicurezza scolastica.
E’ necessario avviare un processo che preveda la compartecipazione di tutti i livelli istituzionali nelle scelte di programmazione e di spesa, per rispondere adeguatamente alle esigenze territoriali. Il primo passo dovrà essere quello di mettere in capo a Comuni e Province la responsabilità degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, di adeguamento alla normativa antisismica e di costruzione di nuove scuole; tutto questo prevedendo un allentamento del patto di stabilità per gli Enti locali. Solo così si avvierà un nuovo corso per una scuola pubblica in sicurezza e di qualità”.
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