Jeremy Shuler la prossima settimana inizierà a frequentare la Cornell University di New York, ma ha solo 12 anni. Quando Jeremy aveva tre mesi, i genitori – con cui viveva in Texas – notarono che fissava gli oggetti a lungo, studiava ogni cosa, ma ciò che più lo affascinava erano le lettere e i numeri. A 15 mesi, Jeremy sapeva l’alfabeto e continuava a scrivere lettere e numeri ovunque. A un anno e mezzo, sua madre gli mostrò una mail che stava scrivendo in coreano; a due anni, riusciva a leggere da solo in inglese e coreano.
A cinque anni divorava ogni libro dal “Il Signore degli Anelli” a “I grandi teoremi della matematica”? La mamma, che ha un dottorato in ingegneria aerospaziale, ha lasciato il lavoro per prendersi cura di lui, preoccupata anche dalla differenza tra intelligenza e maturità emotiva del figlio. Ma a dieci anni non c’era più niente che i suoi genitori potessero insegnare a Jeremy. Allora hanno provato a fargli fare il SAT (standardized attitude test, l’esame di ingresso al college) e lo ha superato ottenendo risultati migliori del 99,6 per cento di chi lo fece quell’anno. Nei test per le singole materie, ha avuto un punteggio perfetto in matematica, fisica e chimica; ottimo in storia e latino.
Ma a 10 anni Jeremy era ancora troppo giovane per l’università, e c’era anche un problema burocratico non indifferente: non aveva il diploma delle superiori. Così i genitori lo hanno iscritto in un programma online chiamato Texas Tech University Independent School District, che gli ha permesso di diplomarsi.
Alla fine, i genitori hanno iscritto Jeremy a Cornell, perché suo padre si è laureato lì e il nonno è un professore. Intanto quest’estate il ragazzino ha cominciato a lavorare ad un progetto iniziato per caso, quando si è trovato a leggere un fascicolo preso da suo padre ad un seminario sui radar. Lavorando su uno degli algoritmi usati per codificare segnali basati sui numeri primi, Jeremy ha trovato un nuovo codice potenzialmente più sicuro. I suoi genitori pensano che otterrà un dottorato e poi continuerà la carriera accademica, insegnando e facendo ricerca. Anche se ha ancora 12 anni. (da Ansa)
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