Nella giornata del 5 luglio la Camera ha approvato in via definitiva la legge che istituisce le celebrazioni per il centenario della morte di Giacomo Matteotti, il deputato socialista ucciso il 10 giugno 1924 da una squadra fascista per aver denunciato pubblicamente i brogli delle elezioni che si erano svolte nel mese di aprile.
La legge era già stata approvata dal Senato e quindi adesso se ne aspetta la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
L’articolo 2 del provvedimento prevede anche il sostegno per iniziative didattico-formative e culturali volte a promuovere, in Italia e all’estero, la conoscenza della vita, del pensiero e dell’opera di Giacomo Matteotti. Con i fondi a disposizione (350mila euro per l’anno 2023 e 350mila per il 2024) sarà possibile altresì riconoscere apposite borse di studio rivolte a studenti universitari e delle scuole secondarie di secondo grado per attività di ricerca su vita, pensiero e opera di Matteotti.
Saranno sostenute anche iniziative didattiche e formative, in sinergia con biblioteche, musei e istituzioni culturali, attraverso il coinvolgimento diretto delle istituzioni scolastiche.
Irene Manzi (Pd), relatrice della proposta di legge, sottolinea: “La proposta di legge non vuole essere una semplice occasione di ricordo, ma una vera, autentica, vitale occasione di formazione della coscienza civile, proprio a cominciare dai più giovani, perché la storia, l’esperienza politica, umana e parlamentare di Giacomo Matteotti si intreccia profondamente con la storia delle nostre istituzioni e con la storia del nostro Paese.”
“Nel suo impegno per l’eguaglianza e la giustizia sociale – aggiunge ancora l’esponente del Pd – e nella sua difesa della sovranità popolare, del libero esercizio del voto, delle istituzioni rappresentative, in quel riformismo praticato nelle azioni parlamentari e nell’impegno appassionato e coerente contro la violenza fascista, prima ancora che questa si facesse regime, Giacomo Matteotti è una figura della storia del nostro passato che parla con forza al nostro presente, al presente delle istituzioni democratiche e al presente della nostra opinione pubblica, per valorizzare e ricordare il valore e l’importanza insostituibile delle istituzioni rappresentative e parlamentari, liberamente elette dai cittadini e dalle cittadine”.
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