Circa 10mila classi in Dad. È questa la situazione attuale nelle scuole italiane, secondo quanto afferma il presidente dell’Associazione Nazionale Presidi Antonello Giannelli a “Res Publica” su Cusano Italia Tv.
“Un numero consistente – commenta Giannelli – ma rispetto al totale non c’è paragone e comunque non c’è paragone rispetto a un anno fa. Dobbiamo prendere tutte le contromisure per far sì che non si torni a una situazione comparabile all’anno scorso”.
Il presidente dell’Anp ribadisce poi la questione del tracciamento delle scuole, sottolineando le difficoltà nell’applicare il protocollo del 3 novembre da parte delle Asl. “Il preside può mettere la classe in Dad, ma a stabilire se ci deve essere una quarantena deve essere la Asl. Per fare tutto questo serve grande celerità, se il tampone che si dovrebbe fare fin dal primo giorno, lo si fa il terzo o il quarto è ovvio che il preside metta tutti in Dad e tutti in Dad rimangono. Non essendoci celerità, a causa delle carenze di personale e organizzative delle Asl, si è scatenato quel putiferio che abbiamo visto la settimana scorsa”.
Giannelli conclude poi con due inviti, uno al generale Figliuolo affinchè intervenga con i mezzi di cui dispone, compreso l’Esercito, per supportare le Asl e un altro alle famiglie relativamente alla vaccinazione dei bambini poiché non ci sono pericoli, ma anzi i vaccini garantiscono sicurezza.
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