Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione Nazionale Presidi, commentando il nuovo decreto sul rientro a scuola dei prof no-vax a partire dal 1° aprile ha dichiarato all’Adnkronos: “Non posso condividere l’idea che si sia trovata una scappatoia, un cavillo per far rientrare i no vax, sostanzialmente per non fargli fare nulla perché queste mansioni, non a contatto con gli studenti di fatto non esistono, quindi è una finzione. Ritengo si sia trovato un escamotage per riprendere a pagar loro lo stipendio senza fargli fare nulla sostanzialmente. Ma c’è di peggio – continua Giannelli – perché questo stipendio verrà pagato sottraendo risorse al rinnovo dei contratti dei docenti tutti che nella stragrande maggioranza si sono vaccinati con grande senso di responsabilità. Un ennesimo esempio di come chi non rispetta le regole in questo Paese, venga trattato con molta più attenzione di coloro che invece le rispettano. Mi sembra una beffa nei confronti dei tantissimi docenti che invece hanno rispettato l’obbligo di vaccinale”.
Più in generale Giannelli ha sottolineato che “è evidente che tutti vogliamo uscire dall’emergenza, vogliamo tornare alla normalità o pensare di essere tornati alla normalità. E’ chiaro che si dovesse andare in questa direzione. Osservo che siamo in un momento in cui i contagi crescono e io mi auguro davvero che siano state compiute tutte le valutazioni del caso, perché poi non vorrei che ci ritrovassimo di nuovo in una situazione incresciosa sul finire dell’anno scolastico”.
A tale proposito, l’Istituto italiano di sanità nel suo report settimanale fa sapere che in tre mesi solo un bambino su tre è stato vaccinato contro il Covid: “Nella fascia 5-11 anni in cui la vaccinazione è iniziata il 16 dicembre 2021, al 23 marzo 2022 si registra una copertura con una dose pari a 3,9% e con due dosi pari a 33,2%”.