Lo ha dichiarato la ministra dell’Istruzione, Stefania Giannini, nel corso della conferenza stampa al termine del Consiglio dei Ministri.
La ministra ha pure detto di avere affrontato nello stesso decreto “l’emergenza che riguarda 24mila addetti alle pulizie nelle scuole. Con la proroga fino al 31 marzo, con finanziamento del ministero, si mette in sicurezza intanto questa parte importante del personale scolastico”.
La proroga del “bando per l’assegnazione dei fondi per l’intervento sull’edilizia scolastica”, che scadeva proprio il 28 febbraio, consente ai comuni e ai presidenti di provincia, cui erano stati concessi poteri commissariali per dimezzare i tempi per l’affidamento dell’appalto, di tirare un sospiro di sollievo, anche perché, in base a un monitoraggio fatto dal Miur, è emerso che buona parte dei comuni non sarebbe stato in grado di rispettare il termine del 28 febbraio. Da qui la richiesta di una proroga, concessa dal Consiglio dei ministri.
“Sta ora agli amministratori approfittare di questi fondi”, ha proseguito la ministra.
150 milioni tuttavia sembrano, facendo quattro conti e osservando lo stato dell’edilizia scolastica, solo spiccioli, rispetto a quel fatidico “qualche miliardo di euro” da spendere sui singoli territori, tra il 15 giugno e il 15 settembre, nell’ambito del piano straordinario di investimenti annunciato dal presidente del Consiglio, Renzi, nel suo discorso programmatico al Senato e che tanta speranza aveva suscitato.
Ci sono dunque altri due mesi di tempo per assegnare gli appalti del piano di edilizia scolastica.
“Abbiamo trovato un fondo di 150 milioni già destinato e bandito per le regioni italiane per interventi di edilizia scolastica. I Comuni che hanno risposto non avevano ancora completato il procedimento di assegnazione e c’era il rischio che, scadendo oggi, questo denaro per 2/3 venisse riassorbito dal Ministero. Abbiamo prorogato fino al 30 aprile”, ha detto infatti la ministra.
“Ora sta alle amministrazioni, quelle che non sono state veloci o non hanno avuto la possibilità o la volontà politica di partecipare al bando”.
Il Sole 24Ore pubblica la mappa della destinazione dei fondi regione per regione
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