“Questo è un problema di cui bisogna parlare e capire quale possa essere la soluzione”. Infatti, dice la Ministra dell’istruzione: “13.800 istituti, con un milione e 34mila studenti, sono finanziati da 500 milioni di euro. La media contributiva da parte dello Stato è di circa 490 euro a studente. Questa cifra però va a scendere nei prossimi anni. Se domani mattina tutte insieme le scuole paritarie spegnessero le luci, cosa che non deve succedere, avremo un grande problema da 6 miliardi di euro. Se non riusciamo a capire che questo sistema è vantaggioso potremo evitare la condizione di pericolo di estinzione”.
Parlando a un convegno organizzato a Roma alla Luiss dall’associazione Treelle, ha pure detto: “Dobbiamo velocizzare al massimo i tempi del concorso per i docenti della scuola” e quindi bisogna assumere “nuovi docenti e il metodo per assumerli è il concorso. Ci stiamo inoltre impegnando per risolvere il nodo della ‘quota 96’, un problema non creato da noi, su cui ci stiamo adoperando. Se riusciamo nell’intento potremmo avere altre 4 mila assunzioni”.
Le osservazioni della Ministra nascono pure dal rapporto Ocse diffuso oggi, che mette in evidenza l’età media alta degli insegnanti italiani e la loro condizione di precariato, mentre la faccenda dei “Quota 96” si protrae stancamente da tre anni, senza che finora si sia ricavato un ragno dal buco.
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