“Fino ad ora il governo, e il mio ministero, si è limitato ai provvedimenti che in due mesi si possono fare: messa in ordine di una serie di problemi e indirizzo politico per affrontarli uno per uno e per dare una prospettiva”.
“Quello che stiamo facendo con il Governo Renzi – ha spiegato – è un qualcosa né di molto atteso né di molto scontato: è rimettere al centro dell’agenda politica del nostro Paese un settore che fino ad oggi era rimasto sostanzialmente nelle soffitte o nelle cantine e aveva subito un trattamento che ne ha svilito la funzione sociale e ne ha sottratto il potenziale di innovazione all’interno del Paese e non ha consentito quel collegamento naturale e diretto fra mondo del pensiero critico, la ricerca universitaria, e mondo della produzione attiva, l’imprenditoria e l’industria”.