Nei giorni scorsi la Tenuta di Fontanafredda ha accolto la ministra dell’istruzione Stefania Giannini, con applausi ed entusiasmo e dopo la presentazione del padrone di casa Oscar Farinetti, ha sviluppato la lectio magistralis sul tema: Dignità e rispetto.
La Ministra è salita in cattedra, scrive il sito targatocn.it, ha detto che la risposta del governo alla situazione di tensione di questi tempi, è stata data nella stessa quantità di energia sia sotto il profilo materiale che culturale. “Dopo le risorse impiegate per la scuola l’anno scorso, c’è uno stanziamento sulla legge di stabilità mirato e preciso che fa il paio con quello destinato alla Pinotti (Ministra della Difesa, ndr). Mettiamo soldi e insieme un progetto. In questo senso, la card dei 500 euro ai ragazzi è un segnale originale che ribadisce il principio”.
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Il prossimo passo? “L’iniziativa di far entrare nei curricula di tutti i Paesi europei l’educazione alla cittadinanza europea, che deve parlare ai ragazzi di questo tipo di argomenti. Inoltre, per avere vera integrazione, la scuola deve richiamare i ragazzi a dire ‘Not in my name’ tutti i santi giorni”.
La serata è stata anche l’occasione, scrive sempre targatocn.it, di uno scambio di interventi con il celebre salotto culturale, per spiegare la sua idea di scuola, senza dimenticare il mondo dell’Università e della ricerca, sempre restando adiacente al suo ruolo istituzionale all’interno del governo Renzi.
“Gli investimenti in istruzione, nel segmento preuniversitario sono stati fatti e sono paritetici a quelli della Spagna, simili a quelli della Francia e sono poco meno della Gran Bretagna e della Germania. Tuttavia, non sempre i risultati dell’apprendimento ossia la qualità dell’istruzione è in diretta corrispondenza con i finanziamenti che un governo assegna. Spesso incidono altri fattori. Il piano delle assunzioni è partito: sono stati assunti già centomila docenti in tre mesi. Insomma, ci sono feedback positivi”.
E si promuove: “Mi do otto meno, giusto per la legge che ho fatto”, risponde sorridendo al giovanissimo Massimiliano.
Al più piccolo Edoardo, che invece le chiede quale sia la parola del vocabolario che più le piace, la Giannini non ha dubbi: “Ragione, una parola che deriva da ratio e indica un ordine interno di pensiero, ma anche di azione, che gli uomini, in quanto tali, danno a tutte le cose che fanno. Qualche volta, la perdita della ragione ha generato mostri e qualche mostro lo sta generando anche ora, perché se ne è perso il filo”.
La visita della Ministra dell’Istruzione è stata, inoltre, propizia per fare qualche riflessione sulle prospettive di sviluppo dell’Ateneo di Scienze Enogastronomiche di Pollenzo che vuole connotarsi sempre di più come punto di riferimento e polo di attrazione di studenti, non solo stranieri.