Il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, nella mattinata dell’11 novembre a Barletta in visita a una scuola della città, risponde alle proteste annunciate dei docenti.
“Un provvedimento di legge che ha assunto 100.000 persone, dichiara Giannini, e che da la possibilità finalmente di tornare alla costituzione con un concorso nazionale che ne metterà in cattedra, tra poco, concludendosi tutte le classi di concorso, altre 60.000, sia la risposta a queste contestazioni, una risposta che si qualifica da sola”.
Il ministro Giannini, come riporta l’ANSA, ha risposto anche alla domanda sullo scontento creato dalla mobilità che in molti casi non ha consentito a vincitori di concorso di prendere servizio nella sede originariamente assegnata. “La mobilità straordinaria – ha spiegato – è un punto della legge inserito e voluto dal parlamento, che è sovrano, e ha dato una possibilità importante attesa da quegli insegnanti che si erano trasferiti anche 10 – 15 anni fa e sono tornati nelle loro sedi e ora qualcuno dovrà fare il sacrificio di allontanarsi, in un paese che va dalla Puglia e Sicilia fino alle alpi”.
“E’ quello che molti di noi – ha concluso Giannini – hanno fatto nella loro storia personale”.
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