Avanti con la open science, il progetto che mira ad una piena condivisione e accessibilità di dati, pubblicazioni, informazioni, ricerche in campo scientifico. Il consiglio Competitività dedicato ai temi di ricerca e istruzione ha confermato la necessità di condurre l’Unione Europea verso un mercato unico della conoscenza. Per mettere in rete tutte queste informazioni scientifiche occorre mettere in comunicazione università, istituti e aziende così da creare uno spazio virtuale dove mettere in comune l’intero sapere europeo. Accesso alle pubblicazioni scientifiche e “riutilizzo ottimale” dei dati di ricerca le due aree principali attorno a cui ruota la strategia dell’Ue, decisa ora a consultare le parti interessate per definire in dettaglio come arrivare il sistema di ‘open science’.
“Open science’ significa disponibilità dei dati, dei risultati della ricerca scientifica, a una platea piu’ ampia possibile, tutelando il diritto di proprietà intellettuale”, ha ricordato al termine dei lavori Stefania Giannini. Quando si parla di ‘scienza aperta’ bisogna poi “guardare la potenziale economico che la messa in comune dei dati può generare”. “Publish or perish”, ha spiegato utilizzando l’espressione in inglese, che secondo le politiche dell’Ue “può essere parafrasata in publish on-line or perish”.
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