Stefania Giannini, proprio ieri, in occasione dell’inizio del nuovo anno scolastico, ha chiarito alcuni punti controversi, a partire dal piano di mobilità straordinaria che ha interessato 207mila insegnanti: «Nel sistema che ha assegnato la destinazione non ci sono stati bug, perché altrimenti sarebbe saltato – ha detto Giannini -. Tra tutti i docenti trasferiti, il dato anomalo, che ha richiesto la procedura di conciliazione, ha riguardato il 2,5% del totale, oltre 3 mila persone».
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Ha poi detto che a breve ci sarà un altro ciclo di tirocinio formativo attivo (Tfa), per l’abilitazione all’insegnamento per le classi di concorso con bisogno di posti.
Con la delega per l’accesso all’insegnamento, prevista dalla legge 107, ha aggiunto Giannini, «ci sarà una laurea che già prevede al suo interno dei crediti che abilitano coloro che scelgono di fare l’insegnante. Non si pagherà più un corso. Ma subito dopo la laurea si farà un tirocinio pagato, corrispondente allo status di tirocinante».
Per la scuola si aprono «sfide importanti e grandi responsabilità. Le affronteremo con molti strumenti in più rispetto al passato».
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