Categorie: Politica scolastica

Giannini attacca il sindacato e rilancia la valutazione

Stefania Giannini va a Rimini, al Festival del lavoro organizzato dalla Cgil e non le manda certamente a dire, anzi parla chiaro e tondo, e sembra quasi voler provocare i suoi ospiti.
“Il sindacato – afferma il Ministro – deve cambiare strutturalmente e funzionalmente. Il ruolo del sindacato nel mondo della scuola è un ruolo fondamentale. Se come credo, e come mi sembra di capire, il sindacato rinnova la sua veste, la sua funzione che non è quella di proteggere in qualche modo i diritti acquisiti ma di partecipare ad un processo di profonda trasformazione”.
E poi entra nel merito di uno dei temi più dibattuti del momento: “Non conosco nessun paese che abbia rinunciato a dare valore alla scuola. Questo valore però deve essere valutato e misurato con una scala condivisa”.
“Questo
– aggiunge Giannini – significa che in una scuola che sia autonoma e responsabile gli insegnanti devono avere funzioni differenziate, per esempio il coordinamento, un impegno oltre la didattica frontale tradizionale, o altre assunzioni di responsabilità, e queste devono essere economicamente riconosciute. E’ così in tutti i lavori e in tutti i settori”.
La conclusione è quasi inevitabile: “E’ necessario allora che ci debba essere qualcuno con responsabilità gestionali, organizzative e di valutazione. E questo qualcuno non può che essere il dirigente scolastico. Se riusciamo a fare questo, sarebbe davvero una rivoluzione culturale, perché significa tenere insieme autonomia, governance, valutazione e responsabilità”.
Parole secche e precise che fanno presagire che il prossimo incontro con i sindacati, in programma per il 14 maggio, non assomiglierà per nulla ad un pranzo di gala o ad una serata danzante.
E’ facile prevedere, insomma, che fra una decina di giorni si giocherà a carte scoperte. Ma è anche vero che il Ministro potrebbe persino permettersi il lusso di incassare lo stop dei sindacati: fra un mese Stefania Giannini potrebbe già essersi dimessa da Ministro ed essere felicemente seduta a Strasburgo. Oltretutto una posizione “anti-sindacale” le potrebbe persino giovare non poco sotto il profilo elettorale: il “popolo” della scuola non fa certamente parte del bacino elettorale di Scelta Civica che invece – facendo leva su parole come merito, valutazione, performance e a slogan del tipo “basta con il diritto di veto dei sindacati” – potrebbe consolidare la propria posizione in altri settori della popolazione.

Reginaldo Palermo

Articoli recenti

Legge di bilancio: mancano risorse per le famiglie che mandano i figli nei centri estivi

Finita la scuola, a giugno, molte famiglie potrebbero essere in diffcoltà perchè non avranno la…

22/12/2024

Grammatica valenziale, esempi e pratiche: perché è importante agire sul ragionamento più che sulla memoria

La grammatica valenziale insegna a comprendere la struttura della frase ragionando sui legami tra parole,…

22/12/2024

Cooperative learning, cosa fa l’insegnante facilitatore? Ecco come svolgere bene questo ruolo

Nel cooperative learning, l'insegnante facilitatore guida, osserva e supporta il lavoro di squadra. Organizza attività,…

22/12/2024

Certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale, prezzo scontato: approfitta della promozione

La Certificazione Internazionale di Alfabetizzazione Digitale è ormai requisito di accesso per tutti i profili…

22/12/2024

Concorso dirigente tecnico, domande fino al 23 gennaio: le videolezioni e il simulatore

Come abbiamo scritto, è finita l'attesa per il concorso per dirigenti tecnici: dallo scorso 9…

22/12/2024

Concorso Dsga 2024, domande dal 16 dicembre al 15 gennaio: bando pubblicato, come prepararsi

Lo scorso 16 dicembre è stato pubblicato il bando del concorso ordinario per funzionari e…

22/12/2024