“Quella effettuata in Commissione Cultura alla Camera per la discussione del ddl ‘La Buona Scuola’ è stata una maratona molto proficua”: lo dichiara il ministro Giannni poche ore dopo la conclusione dei lavori della Commissione Cultura che ha approvato il provvedimento presentato dal Governo con modifiche non sostanziali e comunque considerate inadeguate dai sindacati e da gran parte del mondo della scuola.
In prossimità della chiusura dei lavori la Commissione ha ancora approvato alcuni emendamenti attesi già da qualche giorno.
Le deleghe al Governo contenute nell’articolo 21 sono state ridotte; è stata infatti cancellata la lettera d) del comma 2 relativa alle “modalità di assunzione e formazione dei dirigenti scolastici, nonché del sistema di valutazione degli stessi”: questo significa che le modalità di reclutamento dei dirigenti restano quelle fissate dal DL 104 del 2013 (il cosiddetto “decreto Carrozza”).
La cancellazione di questa delega fa pensare che – di fatto – anche della valutazione dei dirigenti scolastici non si parlerà, almeno nell’immediato futuro.
Con un emendamento presentato da Stefano Fassina (PD) è stata cancellata anche la delega a rivedere la materia indicata alla lettera f) (“adeguamento, semplificazione e riordino delle norme concernenti il governo della scuola e gli organi collegiali”) lasciando quindi ancora inattuato “sine die” il dettato del decreto legislativo 233 del 1999 (curiosamente resta invece intatta la delega a rivedere gli organi dei convitti e degli educandati).
Un ultimo emendamento riguarda infine l’inserimento di un articolo aggiuntivo (il 24 bis) che prevede che le norme del provvedimento entreranno in vigore lo stesso giorno della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. Emendamento approvato certamente con l’intento di abbreviare il più possibile i tempi di attuazione della legge. Ma non è detto che basti questo ritocco per fare in modo che la riforma prenda avvio il prossimo settembre.
Nella foto: Dorando Pietri (Londra, 1908) taglia per primo il traguardo della maratona. Negli ultimi 200 metri cade 4 volte e viene aiutato a rialzarsi; sul filo di lana, ormai stremato dalla fatica, viene addirittura sorretto dai giudici di gara. La giuria è inflessibile e lo squalifica. Hayes (USA) è il vincitore ufficiale, ma Pietri entra nella leggenda.