Ormai è ufficiale: i i vicepresidi esonerati dall’insegnamento sono destinati a sparire, cancellati dalla legge di stabilità per il 2015 che aveva abrogato l’articolo 459 del Testo Unico del 1994.
Il chiarimento sulla questione è arrivato nel pomeriggio del 29 luglio, nel corso del question time che si è svolto alla Camera.
Rispondendo ad una interrogazione della deputata di Forza Italia Elena Centemero, il Ministro ha così spiegato la vicenda: “L’entrata in vigore della legge di stabilità ha prodotto l’impossibilità tecnica e procedurale di indicare nella figura del vicario o comunque dei collaboratori del dirigente scolastico figure che possano essere esonerate dal loro carico didattico”.
“Ma – ha subito aggiunto Giannini – adesso c’è una legge nuova, c’è un nuovo impianto della scuola e quindi siamo ben consapevoli come Governo che ci sarà anche un carico maggiore da sostenere, tuttavia io voglio ricordare che l’articolo 1, al comma 83, della legge n. 107, consente una novità importante, cioè consente ai dirigenti scolastici di potersi avvalere nella misura fino alla 10 per cento dei docenti della scuola con queste funzioni”.
“Questo – ha proseguito il ministro – significa che in un istituto medio, che abbia un corpo insegnante medio-grande, diciamo di 100 docenti, sarà possibile individuare fino a dieci collaboratori, quindi fino a creare un team di collaborazione e ciò è un elemento di forte potenziamento della struttura organizzativa, soprattutto in un regime di autonomia scolastica”.
Secondo Stefania Giannini, quindi, “l’assegnazione dell’organico per il potenziamento, che è previsto nel punto specifico citato, dà quindi una grande opportunità ai dirigenti scolastici e alla scuola”.
Subito dopo, però, il Ministro ha messo le mani avanti sottolineando che resta il “problema dei tempi”. Secondo la Giannini, comunque i posti per il potenziamento potrebbero arrivare nelle scuole entro il mese di ottobre.
“Quindi – ha concluso la Giannini – a novembre le scuole avranno anche questo grande patrimonio e l’opportunità legislativa per il dirigente scolastico di avvalersi di questo. Quindi, noi siamo fiduciosi che la legge n. 107 già a partire da quest’anno – anzi, siamo certi – potrà risolvere la questione degli esoneri in maniera innovativa e potenziando quelle funzioni essenziali”.
Per dovere di cronaca va detto che in tutta la vicenda della “Buona Scuola” e soprattutto nel corso dei diversi passaggi parlamentari, il ministro Giannini non ha certamente brillato per precisione nel prevedere i tempi delle diverse fasi. Può darsi che in questa circostanza la previsione del Ministro sia esatta, ma – visti i precedenti – ci permettiamo di esprimere qualche dubbio.
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