Il rinnovo del contratto “è una richiesta legittima”, ma non si deve ignorare il fatto che questo Governo ha fatto tanto per la scuola.
Così si è espresso il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, il 19 maggio a margine della firma di un protocollo con l’Unhcr, alla vigilia dello sciopero del personale scolastico indetto da Flc-Cgil, Cisl scuola, Uil scuola e Snals.
Il responsabile del Miur ha tenuto a ricordare che la scuola fa parte della pubblica amministrazione e quindi il rinnovo va inquadrato in questo contesto globale: “il tema del contratto – ha detto il ministro – coinvolge tutto il pubblico impiego, non può riguardare un singolo comparto”.
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Giannini ha poi ricordato che “il ministro Madia ha in più occasioni espresso un’apertura su questa questione. Ripartire con il contratto per un settore come la scuola è una richiesta che ha fondamento, ma non si deve prescindere dall’enorme sforzo di fondi messi in campo e diretti all’incentivazione degli insegnanti”.
A proposito delle richieste di modifica alla Legge 107/2015, la Buona Scuola, il ministro ha ribadito: “la legge è quella. Cerchiamo di attuarla al meglio”. Anche su questo fronte, quindi, i margini di trattativa con sindacati e lavoratori sembrano davvero residui.
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