Ormai, sul rinnovo del contratto, il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, non torna più indietro: sostiene che sarà l’occasione buona per cominciare a premiare il personale che si impegna e si aggiorna di più. Stavolta ha ribadito il concetto rispondendo, il 20 maggio, sulla pagina Facebook di Scelta Civica a una domanda sulle sue intenzioni per valorizzazione il merito nella scuola.
“L’obiettivo – ha scritto Giannini – è arrivare a fine luglio con una proposta precisa che riguarda i seguenti punti: autonomia e governance degli istituti, valutazione degli insegnanti e premialità, valutazione dei dirigenti scolastici”. Il Ministro vuole fare le cose in grande: “ciò significa modificare sia lo stato giuridico che quello economico”.
Rimane ora da convincere i sindacati, che il loro nì sulla fine degli scatti automatici a “pioggia” lo avrebbero già dato. Ma anche il ministero dell’Economia: presentarsi al tavolo delle trattative senza soldi, pensando di continuare a pagare gli aumenti contrattuali sottraendo i risparmi interni al comparto o quelli già destinati al Miglioramento dell’offerta formativa, significherebbe fare arenare la trattativa prima ancora che inizi.