Gli stipendi dei docenti italiani sono imbarazzanti. Parola di Ministro. Così è espresso il responsabile del Miur, Stefania Giannini, durante un incontro elettorale a Vercelli: “gli stipendi degli insegnanti italiani sono imbarazzanti nel confronto internazionale. I francesi guadagnano, a parità di carico didattico, il quaranta per cento in più”.
Il Ministro non sembrerebbe però orientato ad incrementare le busta paga di tutti coloro che quotidianamente tengono lezione da dietro una cattedra. “Io non credo però che si debba fare l’operazione “più soldi e parità di condizione”, ha tenuto a dire Giannini. Per poi aggiungere che si deve riqualificare tutto il funzionamento della didattica e l’impegno degli insegnanti nel mondo della scuola: quindi si deve passare dalla cultura del “fondo uguale per tutti e miglioro solo invecchiando” alla cultura della premialità, della valutazione e del merito”, ha concluso il Ministro.
Una sottolineatura che non piacerà ai sindacati. I quali, è vero che si sono detti disponibili a ragionare sul rinnovo contrattuale mettendosi dietro le spalle la filosofia degli aumenti a “pioggia”. È altrettanto vero, però, che coloro che non accederanno al merito, non un parte minimale considerando anche i finanziamenti a disposizione non certo trascendentali che il Miur porterà probabilmente in trattativa, rimarranno di fatto fermi agli attuali stipendi. Quelli che oggi la stessa Giannini reputa imbarazzanti. Quindi come se ne esce?