Il gioco delle tre carte teso a tirar fuori dal cappello una scuola privatizzata è stato scoperto. Altro che ‘merito’! U n piano volto apertamente a fare della scuola pubblica la copia delle scuole private, nonostante, come il Ministro ben sa (informato dal dossier dell’Unicobas), sia un sistema che ha prodotto il mancato controllo e della profitto e della frequenza degli alunni, ed ove troppo spesso non si pagano i docenti, pur fornendo loro i punti necessari per superare i precari pubblici nelle graduatorie di merito. La Giannini infatti, nonostante le interrogazioni parlamentari, non solo non interviene, ma ha preso le scuole private ad esempio: per questo s’è pronunciata apertamente per l’assunzione diretta e discrezionale di docenti ed ata e per l’abolizione degli organi collegiali, baluardo di democrazia, libertà d’insegnamento e controllo nella scuola di tutti. Sulle scuole ‘paritarie’ la partita resta aperta. Il 14, ricevuti al Ministero, abbiamo chiesto che venisse “cancellata” la circolare 2668 del 29 ottobre 2001 che permetteva l’assunzione di personale non abilitato nelle scuole paritarie per la mancanza di un numero adeguato di abilitati, spiegando che ormai gli abilitati abbondano. Ci è stato risposto che si ‘voleva’ procedere in tal senso ma ‘le suore’ – cito testualmente – ‘si sono lamentate’. Silenzio totale sulla nostra richiesta di verificare busta paga e versamenti INPS al momento dell’iscrizione nelle graduatorie pubbliche.
Anche la conferenza stampa della Giannini con Brunetta e la responsabile di Forza Italia Centemero, prevista per le 16.00 di Lunedì 14, contemporaneamente alla nostra assemblea-manifestazione nazionale davanti al Ministero, ha subito dei ‘contraccolpi’. Dovevano presentare insieme il ‘Patto per la scuola’, e s’adombrava la ‘valutazione’ discrezionale di docenti ed ata da parte del dirigente scolastico con differenziazioni stipendiali, ‘incrociata’ con i vergognosi quiz Invalsi. Il ‘patto’ è tornato al mittente (Aprea-Berlusconi), lo strapotere dei dirigenti anche. Da Settembre opererà solo il setaccio (bucato) dell’Invalsi, che continuerà a dare una fotografia sbagliata della scuola italiana. Ma è sempre più chiaro che la ‘normalizzazione’ dell’istruzione pubblica, unendosi alle controrifome istituzionali, sta diventando la ‘seconda gamba’ dell’asse Governo-Forza Italia. La grande mobilitazione attivatasi in tutto il Paese e la manifestazione del 14 sono state fondamentali (peccato per CGIL e COBAS, che hanno deciso di non esserci) !!! Ma la proposta della Centemero (disegnata con Ichino di Scelta Civica) grava ancora e va disvelata. Contiene anche l’idea di dare anche alle scuole private quel fondo di istituto che è stato tagliato alle scuole pubbliche con la farsa sugli scatti. Ma è sotteso: continuare a fornirlo solo alle scuole pubbliche che accettino i criteri privatistici della valutazione discrezionale da parte del dirigente, della chiamata diretta, con Consigli di amministrazione aziendalistici al posto dei Consigli di istituto. Per le altre …l’autogestione della miseria! Ed è d’accordo anche Luigi Berlinguer, come ha dichiarato nel convegno della ‘Trilateral’ dell’istruzione organizzato pochi giorni fa da ‘Treellle’.
E nell’immediato? La Giannini vuole imporre le supplenze sotto i 15 gg. al personale di ruolo (che produrrebbe la divisione delle classi in aperta violazione del diritto allo studio). La CISL non ha risposto ‘picche’. Pantaleo della CGIL ha intenzione di concordare un aumento di 3 ore settimanali (lui dice ‘non frontali’) per i docenti. Vuoi vedere che alla fine le due proposte collimeranno? Ora, dopo essere passato dal vaticinare una manifestazione per il …26 Settembre all’adesione alla manifestazione del 15 Luglio, visto che alcuni ‘coordinamenti’ hanno partorito l’idea di uno sciopero per Ottobre, Pantaleo ha subito ‘raccolto’ ed è a posto. Lo ‘spazio’ per convertire in legge un eventuale decreto con pacchetto (giustificato dalle ‘impellenze’ dell’inizio dell’anno scolastico), rimane tutto. Se abbiamo stoppato (per ora) aumento d’orario ed affini, la ‘valutazione’ parte da Settembre e restano in campo le supplenze sotto i 15 gg. (per legge) che vogliono imporre a chi è di ruolo e la manovra sulla riduzione dei Licei a 4 anni. Per ora siamo riusciti a fare parecchio, ma non bisogna abbassare la guardia…
Ciò che ruota attorno ai BES solleva un’altra preoccupazione: al MIUR gira l’idea (ancora non esplicita) di ridurre il sostegno ad un solo insegnante per scuola, una specie di ‘figura di sistema’.
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