“Domani inizia l’anno della buona scuola. Il 15 settembre dovrà essere per i giovani una data felice e non di rimpianto per spiaggia o montagna”. Quanto alla riforma degli esami di stato, la ministro vorrebbe che “ci fosse una prova più creativa piuttosto che la solita tesina. Ma stiamo ragionando anche su altri cambiamenti”.
E poi ha pure detto, in omaggio alla giornata: “La scuola è il luogo elettivo dove le bambine intraprendo quel cammino verso la vittoria della loro intelligenza nel mondo, e l’ebraismo italiano, soprattutto la sua componente secolarizzata, ha dato un enorme contributo alla scuola pubblica grazie a tante maestre, professoresse e scienziate. Ci impegneremo per una riqualificazione del sistema educativo tutto”.
Eda domani, lunedì 15 settembre, suonerà la prima campanella del nuovo anno scolastico in una quindicina di regioni. Un rientro in classe che coincide con l’avvio della consultazione (sul sito www.labuonascuola.gov.it) sulle Linee guida per la scuola varate dal Governo la scorsa settimana.
E con le proteste degli studenti che annunciano flash mob davanti alle scuole.
In ogni caso la gran parte degli alunni tornerà tra i banchi appunto lunedì. E lo faranno pure i ministri che hanno raccolto l’invito del Premier a testimoniare con la loro presenza nelle scuole l’attenzione che l’Esecutivo ha per l’istruzione.
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