Tempi più rapidi e meno burocrazia. Sono i propositi del ministro dell’Istruzione Stefania Giannini per il prossimo anno, il terzo di Buona Scuola.
In un’intervista a Italia Oggi, Giannini chiarisce che l’intenzione di Viale Trastevere è quello di consolidare a pieno la riforma, dopo i primi due anni di “rodaggio”, più che positivo per il Ministro: “questa estate abbiamo avuto una mobilità straordinaria nei numeri e nelle procedure, 200.000 insegnanti coinvolti contro i 100.000 abituali. Si è trattato di un fatto eccezionale e necessario, che non si ripeterà con questa modalità. Ricordo però che è stata preceduta da un altro passaggio importante: l’immissione in ruolo di 90.000 docenti nel 2015. Un intervento che ha drasticamente ridotto le graduatorie ad esaurimento”.
Stefania Giannini risponde poi alle critiche che hanno caratterizzato prima le immissioni in ruolo del 2015 e poi le fasi della mobilità, dicendo di non sentirsi sotto attacco e ricorda: “è un lavoro che nessuno aveva fatto nei decenni scorsi. Sin dal giorno immediatamente successivo all’approvazione della riforma stiamo mettendo ordine in una materia complessa, fatta di stratificazioni normative, di una sommatoria di graduatorie, di procedure farraginose. Vogliamo valorizzare una professione fin qui abbandonata e per farlo servono sforzi e responsabilità considerevoli. E di certo non ci scoraggia chi magari dice che in fondo era meglio prima, col precariato.”
Il Ministro parla anche del dialogo con i sindacati, che quest’anno diventa decisivo per la contrattazione della mobilità e della chiamata diretta: “il dialogo più serrato con le organizzazioni sindacali ci consentirà di lavorare meglio e più velocemente sulla mobilità, dichiara Giannini”. Che aggiunge: “vogliamo chiudere la contrattazione entro dicembre, prima di Natale. E svolgere le operazioni in primavera. Con i sindacati ci confronteremo anche sul contratto, sulle deleghe della Buona Scuola e anche, ovviamente, sulla chiamata per competenze. Una novità che riteniamo importante su cui comunque possiamo insieme aggiustare il tiro dopo il primo anno di avvio”.
Sul reclutamento dei docenti poi, il Ministro ha le idee chiare e conferma quanto detto più volte, ovvero che l’unico modo per entrare a scuola è il concorso. “Cambieranno le modalità, precisa Giannini, ma certamente sarà prevista una valorizzazione di chi oggi già insegna senza avere un contratto a tempo indeterminato”.
Infine, il Ministro annuncia novità sul fronte iscrizioni: “avvieremo prima le iscrizioni a scuola. Si parte il 16 gennaio e si chiude il 6 febbraio. La circolare è in uscita”.
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