“Coinvolgere un milione di studenti”. E’ la nuova sfida lanciata oggi dal Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini per ‘Programma il Futuro’, il progetto congiunto del Miur e del Cini (il Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica) per insegnare agli alunni gli elementi base della programmazione informatica, il coding.
Questa mattina, presso la Sala della Regina della Camera dei Deputati, il lancio del secondo anno di sperimentazione del progetto. Ad aprire i lavori la Presidente della Camera Laura Boldrini. L’evento ha potuto contare su un testimonial d’eccezione: Hadi Partovi, fondatore di http://code.org, l’organizzazione che ha convinto il Presidente Barack Obama a portare il coding nelle scuole. Il progetto italiano si ispira a quello statunitense.
“Noi abbiamo un obiettivo molto ambizioso – ha spiegato il Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini – contribuire, attraverso la scuola, alla crescita culturale del nostro Paese. Il coding non è un’attività per informatici, ma una competenza trasversale che, come per le competenze linguistiche, è fondamentale acquisire fin dai primi anni di studio. Il coding – ha proseguito il Ministro – è una nuova lingua, una lingua computazionale, e impararla è un modo straordinario per entrare nel mondo con il piede giusto. La scuola deve essere protagonista nella diffusione di queste nuove esperienze. Dopo il primo anno di sperimentazione, che ha visto il coinvolgimento di oltre 300.000 ragazzi e 16.500 classi, il nostro obiettivo per quest’anno è coinvolgere 1 milione di studenti”.
“La nostra visione – ha evidenziato Hadi Partovi – sin da quando abbiamo fatto partire Code.org, è stata che ogni studente in ogni scuola dovrebbe avere la possibilità di imparare l’informatica. E’ entusiasmante vedere le scuole italiane primeggiare a livello mondiale nell’aderire all’Ora del Codice e nel diffondere la formazione al pensiero computazionale”.
Diverse le novità di Programma il Futuro per questo secondo anno. Gli insegnanti che aderiranno al progetto (l’adesione è volontaria) potranno contare su più supporti didattici per le lezioni. Per i docenti anche un maggior numero di volontari messi a disposizione dalle aziende che collaborano con l’iniziativa. Programma il Futuro, infatti, è reso possibile anche grazie al supporto di alcuni partner sensibili alla crescita digitale del Paese: Telecom Italia, Samsung Italia, Engineering, Microsoft Italia, CA Technologies, Cisco, De Agostini Scuola, Hewlett-Packard, Intel, Oracle, Andinf, Facebook, SeeWeb. L’iniziativa si avvale anche della collaborazione strategica, attraverso accordi quadro, di associazioni nazionali di categoria quali: Confindustria Digitale, IAB Italia e Assintel. Lo scorso anno nelle scuole italiane sono state fatte 1.657.101 ore di coding. Una attività che ci vede secondi solo agli Stati Uniti. Un successo riconosciuto anche dal fondatore di Code.org.
“Questo progetto è nato con l’idea di far capire che il pensiero computazionale è uno strumento utile non solo per i futuri tecnologi, ma per tutte le professioni – hanno spiegato Giorgio Ventre ed Enrico Nardelli, coordinatori del progetto per il Cini – Il successo che abbiamo avuto nel primo anno ci conforta e conferma che questo messaggio è stato recepito e che davvero il coding può aiutare ad apprenderne l’uso come metodo di ragionamento”.
Nel corso della mattinata è stato proiettato un video realizzato da alcuni parlamentari che sono andati a lezione di coding dai bambini che hanno partecipato lo scorso anno all’iniziativa.
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