C’è un passaggio nella videochat a La Stampa del ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, che è probabilmente passato inosservato. Ma su cui secondo noi è il caso di soffermarsi. Si tratta della risposta fornita dal responsabile del Miur a precisa domanda sul futuro della storia dell’arte. “Abolire Educazione fisica e Storia dell’arte? No, no”, ha risposto d’impeto Giannini. Per poi aggiungere: “non solo per Storia dell’arte, ma anche per Filosofia e Geografia, materie sacrificate moltissimo nel corso degli ultimi cinque-sei anni di storia della scuola italiana”.
Il Ministro ha anche tenuto a sottolineare di avere “un impegno politico: c’è bisogno di rivisitare gli ordinamenti”. L’impressione, insomma, è che se il Governo Renzi, come sembra, rimarrà in carica a lungo vi sono buone possibilità di assistere all’ennesima riforma della scuola superiore. È ancora presto per sapere se per rivedere gli ordinamenti si utilizzerà il “cacciavite” (per dirla con l’ex ministro dell’Istruzione Giuseppe Fioroni) oppure il martello. L’importante, comunque, è che coltelli e forbici rimangano al loro posto: a buon intenditore, poche parole.