In occasione dell’inaugurazione del 156esimo anno accademico del Politecnico di Torino, la ministra dell’istruzione, Stefania Giannini, ha detto che “Serve più università: bisogna salvaguardare la produzione del pensiero”.
E ha pure aggiunto: ” Oggi non c’è scienza senza società e non c’è società senza una solida base scientifica. Bisogna agire quindi come un cacciavite sui problemi. Nella scuola italiana ci sono 3 punti critici: uno è l’emorragia degli studenti, abbiamo perso 75mila studenti negli ultimi anni, è un dato drammatico. Il secondo è l’invecchiamento del corpo docente. Il terzo, ma gerarchicamente è il più importante, è la scarsa occupabilità dei nostri diplomati e laureati”.
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Stefania Giannini ha elencato anche i quattro punti fondamentali con cui il governo intende rendere più fluida la situazione: “Accrescere l’accesso al sistema universitario, utilizzando la parola chiave del diritto allo studio. La programmazione del flusso costante di ricercatori e docenti. Sostituire l’idea dei cervelli in fuga con politiche serie di mobilità. La collaborazione permanente tra mondo delle imprese e territori”.