Il nuovo “pacchetto” di misure per il rilancio della scuola arriverà dopo l’estate. A indicare lo slittamento di data del provvedimento governativo è stato direttamente il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, a margine della riunione informale dei ministri europei della ricerca tenuta il 22 luglio a Milano.
”Stiamo riflettendo su un nuovo pacchetto di misure incisive – ha affermato il ministro – che riguardano le competenze degli studenti, la valorizzazione del ruolo degli insegnanti e la governance e l’autonomia delle scuole. E’ un lavoro che il cantiere scuola del Miur ha prodotto in questi tre mesi e che consegneremo a breve al Presidente del Consiglio. Nei prossimi mesi ci sarà una consultazione per arrivare finalmente in autunno ad una visione omogenea del tema scuola”.
Non è chiaro se il ministro si riferisse al primo decreto, inizialmente promesso per fine luglio, oppure al successivo, quello, per intenderci, nel quale includere anche le possibili modifiche all’orario di servizio dei docenti. L’impressione è che i tempi, inizialmente annunciati davvero ridotti, sia siano nel frattempo allungati. Per consentire alla “base”, in primis ai docenti, di dire la loro. Una decisione, del resto, inevitabile dopo la massiccia protesta venutasi a creare a seguito delle dichiarazioni (e controdichiarazioni!) fatte dal sottosegretario all’Istruzione Roberto Reggi nelle ultime settimane.
Il Ministro, sempre a Milano, si è poi soffermato sui quasi duemila interventi di edilizia scolastica pronti a partire entro il mese di luglio. ”Abbiamo nel capitolo Miur una cantierabilità di quasi 2.000 interventi che possono partire adesso nel mese di luglio. Considerando il plafond nel biennio di 10.000 interventi – ha affermato il ministro – direi che ci stiamo muovendo molto rapidamente. Oltre a questi ci sono le richieste dei Comuni inviate alla Presidenza del Consiglio e che rappresentano un pacchetto molto consistente. Ricordo che sono stati sbloccati 500 milioni anche dal Patto di stabilità: le risorse – ha concluso Giannini – stanno raggiungendo nel biennio la quota annunciata dal Presidente di 3,5 miliardi”.
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