Nemmeno la battuta d’arresto rimediata dal Governo sul DdL 1934, uscito battuto il 9 giugno presso la Commissione Affari Costituzionali del Senato sul parere di costituzionalità alla riforma, sembra aver scalfito la determinazione del ministro Giannini. “Non sono preoccupata”, ha detto il responsabile del Miur, sull’inatteso scivolone: “innocentemente credo che sia stato un episodio di distrazione che qualche volta può capitare: ovviamente andiamo avanti perché i tempi devono essere strettissimi”.
Il ministro ha poi voluto aggiungere: “il mio pensiero e la mia responsabilità primaria è l’assunzione dei 100mila docenti. Mi sembra che si stia arrivando a una sintesi, che mette insieme tutti i principi della Buona Scuola, hanno ispirato il disegno di legge fin dall’inizio: l’autonomia scolastica, la responsabilità dell’organizzazione e la flessibilità dei curricula degli studenti. Questa è una riforma su cui si gioca il futuro del paese e che quindi va oltre il Pd”, ha concluso Giannini.
Cosa accadrà ora? È difficile stabilirlo subito. Diciamo, però, che sarà determinante capire, per il futuro del ddl, l’aria che tira anche nelle altre commissioni del Senato. Ad iniziare da quella Istruzione, che sino a venerdì dovrà esaminare i 2mila emendamenti presentati.
Il 9 giugno, i senatori della VII commissione hanno votato all’unanimità il calendario delle prossime sedute.
Nella stessa giornata, ha dato parere favorevole al ddl la Commissione Igiene e Sanità del Senato. “Sono soddisfatto – ha detto Lucio Romano, senatore del Gruppo per le Autonomie (ex Sc), assente ieri invece in commissione Affari Costituzionali – che il parere, di cui sono stato estensore, sia stato approvato a larga maggioranza. Con questo atto si prevede, tra l’altro, di potenziare i percorsi scolastici di educazione alla salute e della sessualità, alla corretta alimentazione e agli stili di vita, alla prevenzione delle dipendenze da alcol, fumo, droghe e patologie da gioco, al contrasto del bullismo. Una particolare attenzione è stata data all’inclusione scolastica degli studenti con disabilità”.
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Ma per la riforma non sono tutte rose: la minoranza democratica (che ha proposto un referendum tra i tesserati PD per testare l’effettiva condivisione della riforma) ha confermato la richiesta di procedere subito con le assunzioni degli insegnanti “e di esaminare con più calma, ma comunque entro l’estate, il resto della legge. Affinché non sembri – ha detto il senatore Pd Corradino Mineo, su cui pesa la spada di Damocle dell’epurazione dalla VII commissione Istruzione – che la stabilizzazione dei precari sia moneta di scambio o strumento di pressione”.
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