Dovranno attendere un anno o poco più gli aspiranti docenti pronti a mettersi in gioco con il ‘concorsone’ che porta direttamente all’immissione in ruolo. “Il prossimo anno bandiremo un concorso a cattedra per circa 17 mila docenti: il concorso è l’unico strumento per entrare in ruolo e insegnare”. Lo ha assicurato il 30 aprile il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, nel corso di un question time tenuto assieme ad altri quattro ministri nell’Aula di Montecitorio. “Il concorso, che si terrà nella tarda primavera 2015 consentirà di essere in tempo utile per l’immissione in ruolo nell’estate 2016”, ha spiegato il responsabile del Miur. Che subito dopo ha ricordato di aver “recentemente firmato l’aggiornamento delle graduatorie” ad esaurimento e “vi confermo che firmerò, forse in giornata, l’aggiornamento delle graduatorie di Istituto valide per il triennio 2014/2017”-
Secondo il ministro, “è importante dare regolarità ai concorsi. Non solo lo prevede la legge, dato che l’arruolamento dei docenti si fa al 50% da concorso e 50% da graduatorie ad esaurimento, ma anche perché il concorso è di fatto l’unico modo per garantire a tanti nuovi abilitati – e tra questi tantissimi giovani che si sono formati recentemente e scelgono l’insegnamento nella scuola per passione e vocazione – di poter avere una possibilità in tempi ragionevoli di entrare di ruolo a insegnare ai nostri ragazzi”.
Ecco quindi la conferma: subito, in estate, “per l’anno scolastico 2015/2016 saranno immessi in ruolo 7 mila docenti che pur avendo sostenuto positivamente il concorso 2012 non erano riusciti ad ottenere la cattedra e non erano risultati vincitori”, ha spiegato Giannini. E questo avverrà proprio “per garantire il principio del 50% di ammissioni da concorso e 50% dalle graduatorie”.
In tall modo, ha continuato, per l’immissione in ruolo nell’anno scolastico 2015/2016 avremo esaurito i vincitori dell’ultimo concorso”, che si è svolto nel 2012, “ma non avremo ancora i vincitori del prossimo” che servirà per immettere in ruolo i nuovi prof nel 2016. Ciò significa che la metà del contingente 2015/2016, circa 7.000 posti, andrà a chi ha superato il concorso del 2012 ma non era risultato vincitore. Una mancanza, quella delle immissioni in ruolo di migliaia di vincitori, che lo scorso anno aveva fatto più volte gridare allo scandalo. Ci permettiamo di rilevare che qualche dubbio rimane, però, per quelli collocati in classi di concorso esaurite. Anche perché non sono di certo casi sporadici.
Giannini ha quindi confermato che per il “2015/2016 avremo complessivamente 14.000 immissioni in ruolo”, metà dei quali scelti attraverso le migliori posizioni delle graduatorie ad esaurimento.
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