Categorie: Personale

Giannini: un contratto per premiare i migliori

Il responsabile del Miur Stefania Giannini si sta dimostrando un ministro molto deciso e poco incline all’ascolto dei sindacati.
Al riguardo, le sue affermazioni non lasciano dubbi: “La funzione del sindacato non è quella di proteggere in qualche modo i diritti acquisiti ma di partecipare ad un processo di profonda trasformazione”.
Il ministro non vuole un sindacato “arroccato” sulla difesa dei diritti acquisiti dei lavoratori e delle prerogative democratiche degli organi collegiali nelle scuole, ma pretende di avere come interlocutore un sindacato “riformista” che rompa una volta per sempre quei retaggi di egualitarismo che rappresenterebbero, secondo il ministro dell’Istruzione, un freno al cambiamento.
Il ministro Giannini, insomma, lancia la sfida ai sindacati, imponendo un rinnovo in tempi stretti dil un contratto-scuola che si basi principalmente sul riconoscimento del merito degli insegnanti.
Partendo dal principio che i docenti non sono tutti uguali, il ministro Giannini  è decisa a rivoluzionare il sistema di avanzamento di carriera economica dei docenti.
L’idea sarebbe quella di abolire definitivamente gli scatti di anzianità che – in media ogni 6 anni  – garantiscono a tutti i lavoratori della scuola un adeguamento della busta paga in media di circa 160 euro lorde, per favorire al contrario un avanzamento economico più consistente solamente a chi realmente lo merita.
Ma il problema, a questo punto, è: “Chi deciderà quali sono i docenti meritevoli?”
E ancora:  “Ogni scuola, quanti docenti meritevoli potrà individuare?”
Secondo il ministro Giannini la figura chiave per la valutazione degli insegnanti è il dirigente scolastico. Ormai – ha ribadito il responsabile del Miur, in un’intervista ala Corriere della Sera, è arrivato il momento di “premiare i docenti più capaci, disponibili e preparati. I dirigenti scolastici dovrebbero avere l’autonomia per farlo”.
Per il ministro Giannini questa è la strada da percorrere con o senza l’accordo dei sindacati.
Il Ministro sembra deciso a percorrere questa strada e non si preoccupa minimamente della opposizione dei sindacati.
Vedremo nelle prossime settimane come andrà a finire, ma una cosa è assolutamente certa : fino alla fine del 2014 non ci sono risorse economiche disponibili per finanziare aumenti stipendiali basati sul merito anche se diretti ad una parte degli insegnanti e si dovrà attendere la legge di stabilità per il 2015 per capire se ci potranno essere risorse per finanziare l’operazione.
Un’altra certezza riguarda quanto c’è scritto anche nel DEF:  non sono previste risorse di spesa per il rinnovo contrattuale dei pubblici dipendenti fino al 2020, fatta eccezione per il biennio 2018 -2020  in cui è prevista la nuova indennità di vacanza contrattuale.
Su queste basi economiche ci dovremmo aspettare un rinnovo contrattuale solo della parte normativa e per quanto riguarda i riconoscimenti economici si vedrà dopo. Intanto attendiamo gli esiti delle elezioni europee, perché dopo potrebbero aprirsi altri scenari del tutto imprevisti e inattesi.

Lucio Ficara

Articoli recenti

Rischi elevatissimi dall’IA nei confronti dell’abuso sui minori

Secondo i più recenti dati Unicef, nel mondo 90 milioni tra ragazzi e ragazze hanno…

19/11/2024

Ucraina, dopo mille giorni di guerra 2.406 bimbi uccisi o feriti

Sarebbero 2.406 i bambini uccisi o feriti dall'escalation della guerra in Ucraina, in circa 1.000…

19/11/2024

Buffon e la depressione: “Avevo il complesso di non avere il diploma, me ne procurarono uno falso. Un’ingenuità”

Il portiere campione del mondo del 2006 Gianluigi Buffon, 46 anni, ha rilasciato un'intervista a…

19/11/2024

Passweb, competenza delle scuole? Cosa dice il Ministero? Risponde l’esperta

Dalle ore 12 del 14 novembre, e fino al 13 dicembre saranno aperte le funzioni per la…

19/11/2024

Stefano De Martino: “Non vizio mio figlio, se mi chiede qualcosa lo faccio aspettare, le cose non si ottengono schioccando le dita”

Stefano De Martino, 35 anni, conduttore del programma di Rai1 "Affari tuoi", sta vivendo uno…

19/11/2024