Home Politica scolastica Gilda e Azzolina ai ferri corti: è rottura delle relazioni sindacali

Gilda e Azzolina ai ferri corti: è rottura delle relazioni sindacali

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Nella giornata odierna, dopo aver acquisito il parere degli organi statutari del proprio sindacato, il coordinatore nazionale Rino Di Meglio ha deciso ed è uscito con un comunicato che certamente animerà non poco le prossime giornate: “La FGU-Gilda degli Insegnanti – scrive Di Meglio – sospende le relazioni sindacali con il ministero dell’Istruzione e chiede un chiarimento politico con il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, riservandosi di proclamare la mobilitazione dei docenti e di tutto il personale scolastico”.
La decisione arriva a poche ore di distanza dalla mancata firma del contratto nazionale sul fondo per miglioramento dell’offerta formativa, di cui già abbiamo dato notizia.

 “Negli ultimi mesi, con grande sconcerto – spiega Di Meglio – abbiamo rilevato da parte del Ministero dell’Istruzione, a tutti i livelli, ripetuti tentativi di forzatura, nelle forme e nel merito, delle norme e consuetudini che regolano le relazioni sindacali. Ad iniziare dal metodo, con tempi di convocazione degli incontri sempre più stringenti, anche quando l’emergenza non lo richiedeva, e testi dei provvedimenti presentati all’ultimo minuto oppure a riunione iniziata. Senza considerare, poi, quelli illustrati in prima serata in qualche talk show o in interviste alla carta stampata e di cui i sindacati ignoravano persino l’esistenza”.

Ma, sempre secondo la Gilda, gli “sgarbi” della Ministra non sono solo formali:  “Per restare ai casi più significativi in cui il Ministero dell’Istruzione ha bypassato le relazioni sindacali: sono passati nel dimenticatoio i tavoli previsti dall’intesa del 19 dicembre scorso; sono state modificate le procedure per i concorsi e le Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS); sono state adottate ordinanze per la conclusione dell’anno scolastico e sono state emanate le linee guida per l’insegnamento dell’Educazione Civica senza tenere conto delle osservazioni e del contributo della rappresentanza sindacale”.

Ma, la goccia che ha fatto traboccare il vaso – conclude Di Meglio – riguarda la presentazione della bozza delle linee guida sulla Didattica digitale integrata “con cui si vuole regolamentare la Didattica a distanza senza il passaggio contrattuale previsto dalla legge 41/2020”.

Insomma, secondo la Gilda, la misura sarebbe colma e proprio per questo non è da escludere che la protesta si concretizzi anche in azioni concrete.

Va detto che la Gilda ha tentato di coinvolgere anche le altre organizzazioni sindacali in questa azione, senza però riuscire a raccogliere consensi. Evidentemente per Cgil, Cisl, Uil e Snals la situazione non è del tutto compromessa e bisogna comunque tentare di continuare a dialogare con la Ministra.