A garantire regolarità e trasparenza nelle operazioni congressuali, in un clima tesissimo che vedeva contrapposti, la vecchia amministrazione, che tra l’altro era stata commissariata, e i nuovi candidati dirigenti sindacali, sono giunti a Reggio Calabria la vice coordinatrice nazionale della Gilda, Maria Domenica Di Patre, il tesoriere della Gilda nazionale Ruggiero Pinto e Gian Luigi Dotti responsabile Centro Studi Gilda nazionale. In questo lungo periodo di commissariamento, l’organizzazione sindacale della Gilda insegnanti, è stata retta, con esperienza e affidabilità, dal numero due della Gilda nazionale, la prof.ssa Maria Domenica Di Patre, che è stata molto presente nella città dello stretto.
Adesso a Reggio Calabria, c’è un nuovo gruppo dirigente che guiderà i suoi iscritti e si occuperà dei tanti problemi che affliggono un territorio complesso. Il nuovo coordinatore della Gilda insegnanti della città della Fata Morgana sarà Giuseppe Anamiati, coadiuvato da tre vice coordinatori, Anna Maria Michelizzi per il territorio di Rosarno, Antonia Macheda per Reggio Calabria e Maria Teresa Vita per la locride. Inoltre, faranno parte del direttivo provinciale Vincenzo De Maria, Mafalda Pollidori, Caterina Campolo, Fabio Cuzzola e Valeria Vadalà.
La vice coordinatrice nazionale Di Patre, si dichiara soddisfatta e alla nostra domanda, su cosa pensa del decreto scuola 104, risponde: “visto che stiamo parlando di territori del Sud Italia, voglio segnalare in particolar modo l’articolo del decreto scuola che prevede un programma di formazione obbligatoria per gli insegnanti nei casi, presenti soprattutto nell’Italia meridionale, di risultati negativi conseguiti dagli studenti alle prove Invalsi”. “Si tratta – continua la Di Patre – di un provvedimento sbagliato che oltretutto contrasta con le norme contrattuali e che combatteremo con ogni mezzo, percorrendo tutte le strade possibili, in modo tale che, durante il dibattito parlamentare si possa intervenire con un emendamento riparatore che restituisca la giusta dignità professionale a tutti i docenti. Altro caso spinoso che vede ancora penalizzati i territori del sud, Isole maggiori comprese, è la distribuzione disomogenea dell’incremento, per l’anno scolastico 2013/2014, dei posti da assegnare in ruolo per il sostegno”.
La sperequazione della distribuzione dei posti di sostegno da assegnare in ruolo tra il Nord e il Centro-Sud del Paese è evidente, per questo motivo nel prossimo incontro al Miur la Gilda insegnanti chiederà spiegazioni e soprattutto i criteri adottati per tali distribuzioni di posti.