“Prima di rovinare il week end a migliaia di precari, già in ansia per il loro futuro, il ministro Profumo dovrebbe essere più cauto nel rilasciare certe dichiarazioni. Siamo tutti d´accordo sul fatto che il concorso rappresenti lo strumento migliore di reclutamento, ma è fondamentale stabilizzare in tempi ragionevoli i 260mila precari che, non per loro demerito, sono ancora senza cattedra”.
Così il coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, Rino Di Meglio, che aggiunge: “Troviamo curiosa, poi, l´intenzione del ministro di effettuare, in accordo con l´Inps, una verifica sul numero di precari in graduatoria che, in attesa di essere assunti nella scuola, hanno trovato un altro impiego. E´ ovvio che per sopravvivere molti precari si arrangiano con altri lavori ma ciò non significa che questi colleghi debbano essere automaticamente tagliati fuori, negando loro la possibilità di svolgere la professione per la quale hanno studiato e investito tempo, passione e risorse economiche”.
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