Il sindacato prosegue la battaglia contro la riforma e rilancia il referendum abrogativo delle parti della legge 107 ritenute più deleterie per il mondo della scuola.
La direzione nazionale del sindacato, riunitasi nei giorni scorsi, ha deciso di andare avanti sulla strada referendaria e ha individuato le maggiori criticità su cui incardinare i quesiti abrogativi: chiamata diretta dei docenti da parte dei dirigenti scolastici; ambiti territoriali; schedatura degli studenti, con la pubblicazione online dei loro profili scolastici; inserimento di alunni e genitori dei comitati di valutazione.
“La direzione nazionale – spiega Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda – ha deciso di lanciare un appello a tutte le associazioni e le organizzazioni sindacali e politiche per coinvolgere il maggior numero di soggetti possibile e trovare la massima unità, dichiarandosi disponibile a coalizzarsi anche con organizzazioni che promuovono referendum su altri temi, come l’abolizione del Jobs Act, e a confrontarsi per trovare un unico comune denominatore”.
{loadposition bonus_1}
Continua a dividere l’emendamento al disegno di legge sulla Manovra 2025 proposto dal deputato FdI…
Prosegue, con qualche novità, la vicenda del professor Christian Raimo, l’insegnante romano sospeso per tre…
Salve, sono un docente di sostegno, di ruolo nella scuola secondaria e desidero far conoscere…
Pubblicare le graduatorie dei candidati docenti risultati idonei ai concorsi, ammetterli a frequentare il corso…
A volte capita, soprattutto per le festività natalizie, ma anche per altre particolari ricorrenze, che…
La Corte costituzionale si è espressa sulla questione di legittimità costituzionale della legge n. 86…