‘Quel che facciamo per loro, noi e altri, quel che possiamo fare con le nostre forze, è forse meno di una gocciolina nell’oceano. Ma resto dell’idea che è meglio che ci sia, quella gocciolina, perché se non ci fosse sarebbe peggio per tutti. Tutto qui. È un lavoro faticoso, quello del chirurgo di guerra. Ma è anche, per me, un grande onore’.
Sono parole di Gino Strada, fondatore di Emergency, associazione indipendente e neutrale nata per portare cure medico-chirurgiche di elevata qualità e gratuite alle vittime delle guerre, delle mine antiuomo e della povertà.
Scomparso prematuramente nell’agosto del 2021, già a novembre il suo nome è stato iscritto sulla lapide del Famedio del Cimitero Monumentale di Milano, che rende onore a quei milanesi di nascita o di adozione che hanno reso illustre la città e il Paese.
Eppure, tutto ciò non è bastato all’amministrazione leghista di Verbania che – come riporta Il Fatto Quotidiano – ha bloccato l’intitolazione della scuola secondaria di primo grado al fondatore di Emergency, Gino Strada, che aveva ricevuto il parere favorevole dall’amministrazione precedente. A quanto pare, per il nuovo sindaco e per la sua giunta, è meglio il generale Cadorna, al quale la scuola secondaria è attualmente intitolata.
L’idea – spiega Il Fatto Quotidiano – era nata nel 2021 poco dopo la scomparsa del chirurgo pacifista. A settembre, il collegio docenti aveva approvato questa iniziativa condivisa poi dal Consiglio d’istituto. A quel punto si era espresso l’allora primo cittadino del Partito Democratico che, nella delibera di allora, sottolineava come con questa intitolazione la scuola intendesse proporre la figura di Gino Strada come punto di riferimento per i giovani e per la società, come esempio di italiano e di eroe di guerra e di pace.
A parere del sindaco di Verbania, invece, l’intitolazione sarebbe impossibile perché in base alla Legge 1188 del 23 giugno 1927, l’intitolazione deve essere riferita a persone decedute da oltre dieci anni e che quando sono trascorsi meno di dieci anni è necessario coinvolgere nella decisione anche il ministero dell’Interno tramite il Prefetto.
Stupore e incredulità esprimono, dal canto loro, la figlia del fondatore di Emergency, Cecilia Strada, e il coordinamento provinciale del Partito Democratico che in un comunicato dice: “Apprendiamo con stupore e sconcerto del provvedimento dell’amministrazione, una scelta ideologica, che nega il rispetto dell’autonomia scolastica e la decisione libera e consapevole di chi la scuola la vive tutti i giorni, per fare un favore a gruppi politici vicini all’attuale amministrazione che non hanno perso tempo nel bollare il lavoro di studenti e insegnanti come cancel culture”.
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