Attualità

Gioco d’azzardo diffuso tra gli studenti: i ragazzi al Sud giocano di più che al Nord

Elaborati dall’Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) i nuovi dati IPSAD ed ESPAD Italia rivelano che gli adulti scommettono sempre di più, mentre è in calo il gioco d’azzardo, anche on-line, tra i giovani in tutte le regioni italiane.

Nel Sud Italia, però, crescono invece gli studenti giocatori “problematici”. Sempre più diffusi Gratta&Vinci e scommesse sportive.

In generale gli uomini (51,1%) giocano più delle donne (34,4%). Tra gli studenti la percentuale di maschi è quasi doppia rispetto alle coetanee (47,3% vs 26,3%).

Il gioco più diffuso resta il Gratta&Vinci: la percentuale di giocatori che lo scelgono sale dal 60,1 del 2010 al 74 al del 2017. Seguono Lotto e Super Enalotto, nonostante la netta diminuzione nello stesso periodo dal 72,7% al 50,5%. Al terzo posto troviamo le scommesse sportive che aumentano dal 18,3% del 2010 al 28% del 2017.

I giovani

Anche tra i giovani – così come segnala il report del CNR – il gioco più diffuso è il Gratta&Vinci (64,7%) con una netta predilezione femminile, vi gioca infatti il 58,9% degli studenti contro il 75,5% delle coetanee. Al secondo posto si collocano le scommesse sportive, connotate in senso opposto: 66,9% dei ragazzi contro il 16,8% delle ragazze.

Fra gli studenti con profilo problematico il gioco più diffuso sono le scommesse sportive (78,3%), a seguire gratta e vinci (70,4%) e altri giochi con le carte (48,7%).

Fra i 15-19enni è convinto che sia possibile diventare ricchi se si è bravi al gioco il 51,3%, con quote dal 61,5% per il poker texano al 36,3% per le scommesse sportive, dal 16,7% per il Bingo fino all’11,5% per le slot machine. Il 57,6% di chi ha giocato riferisce di essere in pari, il 27,3% di avere vinto e il 15,1% di aver perso.

Il 63,7% dei giocatori fra 15 e i 64 anni spende mediamente meno di 10 euro al mese, ma tra le persone con profilo problematico il 50% circa riferisce una spesa inferiore ai 50 euro, il 37% fra i 50 euro e i 200 euro, il 14,9% spende più di 200 euro.

Sembra più a rischio di sviluppare problematicità chi è in cerca di prima occupazione e gli studenti. Anche il 33,4% degli studenti accede ai luoghi di gioco in meno di 5 minuti da scuola e il 28,4% in 10. Nel 2017 circa 1,4 milioni di italiani hanno poi giocato on-line, così come 200.000 studenti, a fronte dei 240.000 del 2016.

Il 10,8% degli studenti ignora che nel nostro Paese è illegale giocare per gli under 18 e si stima che 580.000 (33,6%) studenti minorenni abbiano giocato d’azzardo nel corso dell’anno.

Andrea Carlino

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