Con sempre più insistenza si fa strada per il Ministero della Cultura il nome di Giordano Bruno Guerri: storico, scrittore, manager editoriale e attuale presidente della Fondazione Il Vittoriale degli italiani, privatizzato nel 2010 e che dà lavoro a 43 persone.
Nato nel 1950 in provincia di Siena, è storico raffinato e ha da sempre, pur dichiarandosi di destra, manifestato posizioni politiche anche vicine persino al Partito Radicale; si definisce infatti liberale, liberista, libertario, ed ex libertino.
Dal punto di vista politico è stato assessore alla Cultura in Calabria nel 1997 e fu promotore della prima Notte bianca in Italia.
A Viareggio nel 2018 ha ricevuto il premio speciale città di Viareggio per i suoi studi e recentemente è stato insignito del Premio Donna del Marmo 2022 a Verona per il suo progetto “Riconquista”.
Una sua recente dichiarazione fa a pugni con quanto è stato invece comiziato dall’attuale presidente della Camera, Fontana: “Sono favorevole all’eutanasia, ai matrimoni gay, all’accoglienza. E mi vergogno a essere identificato con una schiera di bacchettoni o polverosi reazionari”, tant’è che, quando uscì la notizia che la Dc Comics lavorava a un Superman bisex, lui affermava: “Superman diventa bisex? E’ una bella provocazione, ma non mi dispiace affatto, perché no. Anzi, io spero che con la kryptonite verde diventi trans. Certo è sorprendente vedere Superman omosessuale. Ma direi che è un fenomeno assolutamente normale, fa parte di questo spalancamento del mondo agli omosessuali, dove ora rientra anche Superman”.
Entrerebbe nel governo Meloni in quota ai Fratelli d’Italia.