Home Attualità Giorgetti ai ministri: obbligatorio tagliare le spese. Anche il Mim?

Giorgetti ai ministri: obbligatorio tagliare le spese. Anche il Mim?

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A scriverlo è il Fatto Quotidiano che riporta quanto dichiarato dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, in collegamento con la festa del Foglio a palazzo Vecchio a Firenze.

Non più sacrifici, come aveva annunciato invece giorni addietro,  e subito dopo smentito da Giorgia Meloni, ha dichiarato il ministro. Niente aumento della pressione fiscale, né si parlerebbe più di aumenti delle accise del diesel. 

Da questo punto di vista, avrebbe giurato Giorgetti, non si aumenteranno le tasse, però ha ribadito che non entrando nulla in cassa, bisogna tagliare da qualche parte:  “Ogni euro di spesa è un euro che si toglie a un cittadino o a un’impresa e dunque confermo che, come peraltro già preannunciato in Consiglio dei ministri qualche settimana fa, ho detto a tutti i miei colleghi che occorre fare sacrifici e rinunciare a qualche programma, magari totalmente inutile che sopravvive dal passato, ma che non dà concreta utilità”. 

E aggiunge: “Ho sollecitato tutti i colleghi a fare proposte rispetto alle spese che sono da considerarsi inutili dopodiché – se i colleghi non presenteranno proposte – al ministro dell’Economia toccherà fare la parte del cattivo e farà lui”. 

Il ministro dell’economia conta così di risparmiare circa 3 miliardi attraverso la spending review dei ministeri. Ma per ottemperare agli obblighi concordati con  Bruxelles nell’ambito della procedura di infrazione e per confermare alcune misure tra cui il cuneo fiscale occorre reperire almeno 10 miliardi, scrive a sua volta Il Corriere. .  

Se per un verso tuttavia,  Matteo Salvini avrebbe subito fatto sapere che difenderà il suo budget, nulla sappiamo sulla sorte che toccherà al ministero dell’Istruzione e del Merito, dello stesso partito sia di Salvini che di Giorgetti. 

In ogni caso, se anche il Mim dovesse tagliare le spese, come sembra sicuro che accada, dei risvolti negativi si riverserebbero necessariamente nella scuola e dunque sul personale. Vedremo che accade.