“Lo voglio dire chiaro: Giorgia Meloni è razzista, perché sta discriminando per ragioni di etnia e questo è inaccettabile, non è giusto”: sono parole forti quelle di Valeria Fedeli, senatrice del Pd. Le ha pronunciate giovedì 30 giugno su Cusano Italia Tv, commentando le critiche di Fratelli d’Italia all’iter che sta portando alla riforma della legge sulla cittadinanza, il cosiddetto “Ius scholae”, in particolare dopo il via libera della maggioranza (ma con spaccature interne importanti) da parte dei senatori Commissione Affari Costituzionali della Camera e l’avvio del confronto in Aula alla Camera.
I bambini hanno tutti gli stessi diritti
“Io vorrei che Giorgia Meloni guardasse in faccia le bambine e i bambini che immagino frequentino la stessa scuola dell’infanzia di sua figlia – ha proseguito l’ex ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli -, perché cresceranno con anche sua figlia. Non capisco perché debba dire che è ideologico il fatto che loro siano qui e abbiano questo diritto, avendo fatto un certo percorso. Non esiste dire che è ideologico”.
Fedeli ha concluso l’intervento sostenendo che “non puoi dire che è una misura ideologica” e “che non si deve fare, perché stai dicendo a queste bambine e a questi bambini: tu non puoi esistere perché non hai gli stessi diritti degli altri”.
Le critiche di Meloni e Salvini
Sul tema dello “Ius scholae”, Giorgia Meloni, leader dei FdI, ha detto che si tratta in realtà di uno “ius soli mascherato”.
Mentre Matteo Salvini, numero uno della Lega, ha rilevato che nel testo voluto da Pd e M5S “la manifestazione di volontà è dei genitori stranieri e non dei ragazzi”.
Secondo il leader del Carroccio, “il minore non è neppure ascoltato o considerato ma diventa uno strumento per un lasciapassare alla cittadinanza facile”.