La cantante Giorgia, al timone dell’edizione di quest’anno del talent show X-Factor, ha rilasciato un’intervista a Vanity Fair in cui ha parlato del rapporto con il figlio di quattordici anni e con la scuola, rivelando che avrebbe voluto fare l’insegnante. Ecco cosa ha detto.
“Mio figlio mi dice che sono un po’ rompiballe perché chiedo di riordinare o fare i compiti. Studiamo insieme… Abbiamo cambiato liceo, ora facciamo uno scientifico vicino a casa. Mi ha detto: preferisco andare a scuola fino alle 8 di sera piuttosto che studiare con te. Sono severa: del resto volevo fare l’insegnante, dopo il liceo linguistico ero avviatissima alla facoltà di Lingue. Poi niente, andavo a fare i soundcheck con i libri sotto braccio, e dopo Sanremo non ce l’ho fatta più a studiare. Mi sono fermata a sei esami”, queste le sue parole.
Giorgia e la sintonia col figlio
Ecco poi alcune battute sulla sua routine a casa: “Ogni giorno viene una signora a pulire, ma è impossibile. La scena è: io che aspiro ossessivamente, entra mio figlio in casa e gli chiedo: come è andata a scuola? Risponde, ma non sento”.
“Siamo in grande sintonia, perché io ascolto la musica sua, non perché lui ascolta la mia. Ogni tanto mettiamo anche cose ‘che c’erano prima’, io ascoltavo Busta Rhymes, il rap degli anni ’90. Ma niente, ci sentiamo Tha Supreme e Anna. È giusto che ascolti la musica della sua generazione e mi piace che oggi ci sia una valanga di musica italiana, questo rap, trap, pop”, ha aggiunto.
“Per adesso, quando piove, sto in macchina come tutte le altre mamme ad aspettarlo alla fine degli allenamenti di calcio, con in mano il cellulare e possibilmente senza farmi vedere. Anche se gliel’ho detto: guarda che lo sanno che ci conosciamo… Anche se non mi saluti o fingi di non vedermi, sanno che siamo parenti”, ha scherzato.
Anche Madame voleva fare l’insegnante
Anche la cantante Madame voleva fare l’insegnante. Ecco cosa ha detto mesi fa: “Non sapevo cosa avrei fatto nella vita. Mi piaceva l’idea di fare l’insegnante, ero al liceo psico-pedagogico perché ero appassionata di psicologia, pedagogia, antropologia, poi ho scoperto la psicanalisi e, insomma, mondi meravigliosi. E dato che avevo la fortuna di avere degli insegnanti molto brillanti, ho pensato che magari avevo anch’io quel tipo di vocazione”.
La Calearo ha anche detto la sua sul dibattito in merito alla possibile introduzione dell’educazione sessuale a scuola. Madame si è detta favorevole: “Sì, sarebbe meglio se la facessero a scuola. Ma non succede. Io ci ho messo del tempo a capire la differenza tra il sesso dei porno e quello reale”.