Giornalismo scolastico, un’occasione per apprendere un mestiere e approfondire tematiche di interesse collettivo incoraggiando gli studenti a diventare attori attivi nella società, promuovendo valori come la partecipazione civica, la responsabilità sociale e il senso di comunità.
Un esempio di un progetto laboratoriale di giornalismo scolastico è “Cronisti del Bene Comune”, nato dalla collaborazione tra Benedetta Cosmi, giornalista e opinionista del Corriere della Sera, e scrittrice, e Maurizio Braggion, esperto di giornalismo scolastico e fondatore del giornale scolastico SturlaNews.
Il progetto, che ha già coinvolto centinaia di studenti di scuole secondarie di tutta Italia, interessati a diventare veri e propri cronisti del bene comune, nasce sulla scia di un laboratorio di giornalismo tenuto on line da Braggion e Cosmi durante il lockdown del 2020 proprio con i redattori di SturlaNews dell’Ic Sturla di Genova. Il filo conduttore degli incontri pomeridiani in Dad era stato allora e lo è oggi il libro della giornalista “Il bene Comune. Dove spingere lo sguardo della politica”, che aveva fornito e fornisce spunti di riflessione sulla necessità di promuovere il senso di comunità e di responsabilità nei confronti del bene collettivo.
Parteciparono, come detto in piena pandemia, non solo tutti gli studenti del laboratorio pomeridiano di giornalismo della scuola, ma se ne aggiunsero molti altri. Fu redatto alla fine dagli studenti-redattori un bell’alfabeto del bene comune.
Lo scorso anno hanno preso parte alla prima edizione del progetto “Cronisti del bene comune” scuole secondarie di primo grado di Lombardia, Liguria Valle d’Aosta, Campania, Puglia.
Cosmi e Braggion, oltre a incontrare più volte on line gli studenti hanno ospitato in remoto lo scienziato Alberto Diaspro, il giornalista e scrittore Roberto Alborghetti, il medico volontario in Africa Piero Buffa e il campione paralimpico Francesco Bocciardo, intervenuto assieme al giornalista Michele Corti di Stelle nello Sport.
Quest’anno, il laboratorio di giornalismo ha coinvolto in particolare una scuola superiore di Salerno, il serale del l’Istituto statale Santa Caterina da Siena -Amendola, con la docente Stefania Lardieri.
Gli studenti salernitani hanno partecipato alle attività del laboratorio, scrivendo testi di ottimo spessore, realizzando disegni e infografiche, partendo dalla lettura e analisi dei corsivi di Benedetta Cosmi pubblicati sul Corriere della Sera, che hanno suscitato dibattiti utili a stimolare riflessione e pensiero critico dei partecipanti.
Si è discusso tra l’altro della possibilità di estendere gli orari di musei e biblioteche, per favorire una maggiore fruizione culturale, si è sottolineata la necessità di introdurre materie a scelta degli studenti nel curriculum scolastico, prendendo ispirazione da Paesi come la Finlandia e il Canada, dove è possibile studiare insieme greco antico e falegnameria. Si è parlato di capitale umano, di giornalismo costruttivo. Si è sottolineata l’ importanza delle scuole serali come antidoto alla dispersione scolastica, “che consentono -come ha scritto Benedetta Cosmi- di sviluppare sia competenze specifiche che una solida base di conoscenze generali”.
Il laboratorio si distingue per la sua metodologia interattiva, che consente agli studenti, come detto, di scrivere articoli in diretta e creare contenuti visivi durante gli incontri. Grazie alla creazione di un giornale online, gli studenti potranno condividere le loro idee e le loro scoperte con un pubblico più ampio, contribuendo così al dibattito e all’approfondimento delle questioni legate al bene comune.
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