Una storia che nessuno avrebbe voluto sentire: una studentessa di quattordici anni è stata molestata scuola da due alunni più grandi lo scorso 25 novembre, una data simbolica in quanto proprio Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne.
Tutto sarebbe avvenuto, come riportato da Fanpage e Il Messaggero, proprio mentre nella scuola in questione, in provincia di Roma, si stavano organizzando attività sul tema, volte a sensibilizzare gli studenti. La ragazzina, al primo anno di superiori, si sarebbe trovata da sola con i due compagni di scuola più grandi, minorenni. Sembra che i due abbiano approfittato del fatto che la scuola stesse vedendo un film a tema.
Una volta raggiunto un luogo appartato, uno di loro l’avrebbe molestata e palpeggiata. Nel frattempo sembra che l’altro ragazzo sia rimasto con loro, ma senza molestare la ragazza direttamente. Poco dopo la ragazzina sarebbe scappata via, senza dare l’allarme, ma sporgendo subito denuncia, una volta uscita da scuola, dai Carabinieri. Le indagini sono scattate subito e continuano a procedere.
Mentre le indagini procedono, nei confronti del ragazzo accusato di aver molestato la compagna di scuola sono arrivati i primi provvedimenti. Sarebbe stato sospeso per qualche giorno lo studente accusato di violenze nei confronti della quattordicenne. Nessun provvedimento, invece, nei confronti dell’altro ragazzo che si trovava con i due mentre avveniva la molestia.
Necessaria educazione sessuale più che sporadiche iniziative sulla violenza sulle donne? Secondo vari personaggi, come la comica Luciana Littizzetto, sì: ecco la sua “letterina” indirizzata al ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. Eccone il testo:
“Durante la presentazione della Fondazione Giulia Cecchettin Valditara spara dei dati sulla violenza sulle donne falsi come una borsa di Dolce e Babbana”, ha esordito scherzando, punzecchiando il ministro sempre sullo stesso tema, quello della violenza sulle donne.
“Il ministro non si scusa, Meloni lo difende, io rispondo con una letterina, lei ministro non si muove di un millimetro, immobile come il pensatore di Rodin ma senza il pensiero, pare chiusa lì. E invece sento che è necessaria un’aggiunta, quindi nuovamente dico: caro ministro Valditara, ministro del merito e dell’istruzione un tempo pubblica e ora così così”.
“Le scrivo nuovamente sul tema della violenza contro le donne. Sono stata ad un incontro con gli studenti delle scuole superiori. Sa cosa chiedevano a gran voce proprio a lei? Di inserire nel programma scolastico almeno un’ora o due di educazione sessuale e affettiva obbligatoria. Per carità, la guerra punica e il secondo principio della termodinamica sono fondamentali, ma anche che nel sesso l’altro non è solo un oggetto è importante”.
“Ci devono essere persone competenti che spieghino ai ragazzi che a prevenire una gravidanza non deve pensarci solo la donna. Che duecento messaggi al giorno non devi mandarli a nessuno. Che sei un bravo ragazzo solo se ti comporti come un bravo ragazzo. Spieghiamo come funziona l’amore e la sessualità. Non facciamo in modo che se ne occupi solo YouPorn, che ti insegna il sesso come cadere da un burrone ti insegna a volare”.
“I ragazzi sanno, ma sanno male. Non le sembra che sia arrivato il momento di parlare nelle scuole di sesso o di prevenzione? Dire che ci penserà la famiglia poteva andare bene anni fa, ma adesso tra social e pornografia online non ci capiamo niente noi adulti figuriamoci. Bene ministro, sono certa che penserà anche per dimostrare che i ministri, al contrario dei cretini, cambiano idea”, ha concluso.
Il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI) ha espresso il proprio parere sullo schema di…
Per gestire una classe, l'insegnante deve creare regole chiare, favorire il dialogo e adattarsi ai…
L’ufficio sindacale di CISL Scuola nazionale ha pubblicato un elenco di FAQ dedicate alla procedura…
Com’è noto di recente sono state svolte le prove scritte del Concorso ordinario per Dirigenti…
Ci mancano ancora i dati di alcuni settori del Lavoro privato sullo sciopero generale di…
La legge n. 166 del 2024, che ha convertito il Decreto legge n. 131/2024, ha…