Ennesimo atto vandalico in una scuola: stavolta ci troviamo in una scuola media di Roma. Qui, come riporta Ansa, i lavoretti degli alunni creati in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne sono stati deturpati.
In particolare si tratta di 105 fogli con i nomi delle vittime di femminicidio, che sono stati strappati, gettati a terra e ricoperti di spazzatura con un bidone. “L’intera comunità scolastica è scossa dal grave atto vandalico contro l’allestimento realizzato in occasione della Giornata per l’eliminazione della violenza sulle donne. Dopo una settimana di attività e riflessioni i ragazzi avevano scritto un grande e simbolico No alla violenza, con i nomi delle 105 donne uccise dall’inizio dell’anno e piantato un ciclamino rosso come gesto di cura e in ricordo delle vittime”, spiega in un post l’Istituto Comprensivo elementari e medie. Il ciclamino che era stato piantato dagli alunni è stato sradicato e lanciato sulle scale.
“Sono state ritrovate a terra anche una spranga e un’asta molto lunga”, precisa la scuola condannando il gesto. E arriva la condanna del Municipio: “Condanniamo l’atto vandalico di sfregio nei confronti del lavoro delle ragazze e dei ragazzi della scuola media in occasione della giornata del 25 novembre come messaggio e impegno nell’eliminazione della violenza sulle donne”, spiegano Titti Di Salvo, presidente del Municipio IX e Paola Angelucci assessora alla Scuola.
“Proprio in un momento in cui la voce delle donne, e di tutti, si sta alzando forte l’atto vandalico è un segno di reazione frustrata che respingiamo con forza”, affermano. “Siamo vicine e solidali con la scuola vittima di questo sopruso e non permetteremo a nessuno di mettere a tacere le voci che si stanno alzando sempre di più. Nessun passo indietro nel contrasto alla violenza sulle donne”, ribadisce la minisindaca.
Questi sono giorni di tensione nelle scuole. Basta pensare quanto accaduto in un liceo di Monza. Qui nel muro di un bagno femminile della scuola è apparsa una scritta inquietante: “Turetta salvaci tu”. Una sorta di lode a Filippo Turetta, accusato dell’omicidio della giovane 22enne Giulia Cecchettin.
La scritta è apparsa giovedì 23 novembre. Immediatamente segnalata dalle studentesse alla dirigente scolastica è già stata rimossa, ma ha suscitato reazioni indignate in tutta la città. Il sindaco di Monza, ex docente del liceo, l’ha definita “opera di uno stolto che neanche comprende il significato di ciò che ha affermato. Nella nostra città scuole, associazioni e istituzioni collaborano tutti i giorni dell’anno, non solo il 25 novembre, per contrastare la violenza sulle donne”.
Proprio nel giorno in cui è stato scoperto l’atto vandalico nei bagni, infatti, il liceo era aperto perché i ragazzi stavano lavorando appunto a un’iniziativa organizzata in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne, l’allestimento di una mostra di disegni, fotografie, poesie e aforismi sul tema.
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