“C’è una strada che deve essere percorsa affinché la celebrazione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione non resti un appuntamento rituale, caratterizzato unicamente da una densa agenda di convegni: questa strada, che va percorsa a livello nazionale e sovranazionale, si chiama lotta agli sprechi e alle ingiustizie nella distribuzione del cibo. Ancora una volta i dati forniti dalle agenzie internazionali, a cominciare dalla Fao, impressionano per la drammaticità del quadro rappresentato.
E desta rabbia il fatto che nonostante gli straordinari progressi della tecnica e le innovazioni in tutti i campi, dalla ricerca alle comunicazioni, la fame mieta ancora così tante vittime, soprattutto tra i più piccoli. Mentre, appunto, nell’area opulenta del mondo cresce a dismisura il numero degli affetti da obesità. Contro lo spreco occorre organizzare un’azione convinta e congiunta, un’azione che non può prescindere da un’educazione alimentare che deve diventare prioritaria in tutti i luoghi, a cominciare dalla scuola, e in tutte le famiglie. Educazione alimentare e lotta alle contraffazioni che danneggiano sia i consumatori che le economie sono due percorsi paralleli sui quali è giusto richiamare a maggiore attenzione e capacità di iniziativa, per quanto riguarda il vecchio continente, l’Unione europea”.
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