Questo è il titolo dell’evento celebrativo che il Convitto Nazionale “G. Piazzi” ha organizzato il 2 dicembre 2023 con il patrocinio dell’Assessore all’Istruzione ed alla Cultura del Comune di Sondrio Marcella Fratta in occasione della giornata della disabilità del 3 dicembre.
La giornata delle persone con disabilità è stata istituita nel 1992 e successivamente “suggellata” con l’approvazione da parte dell’ONU della Convenzione dei diritti delle persone con disabilità il 13 dicembre 2006, ratificata in Italia con la legge 18 del 2009.
Grazie ad essa, la disabilità non viene più considerata un problema di salute, quanto piuttosto una questione di diritti. “Ogni trattamento discriminatorio che non ha alcuna giustificazione rappresenta una grave violazione dei diritti umani”. Ed ancora: “La disabilità dipende strettamente dall’interazione tra la persona e l’ambiente”.
Sono questi i civilissimi principi che, in ossequio alla Convenzione ONU dei diritti dei disabili, sono stati recepiti dalla recente Legge Delega sulla disabilità n. 227 del 2021.
Da tale norma sono scaturiti 4 Decreti applicativi che hanno sancito, tra l’altro, l ‘introduzione dei Livelli essenziali delle prestazioni per le persone con disabilità anche al fine di assicurarne l’accessibilità ai servizi della PA, l’istituzione del Garante Nazionale delle persone con disabilità, ed ultimo ma non ultimo, una nuova definizione della condizione di disabilità che mette finalmente al centro la persona con i suoi bisogni e con la necessità di realizzare un suo progetto di vita indipendente e pienamente personalizzato e partecipato.
Per tutte queste ragioni, in collaborazione con le associazioni delle persone con disabilità Anffas, UICI, Special Olympics, Dappertutto, Fisi, Ops, il Comune di Sondrio ed il Convitto Piazzi hanno deciso di organizzare un evento celebrativo della giornata della disabilità.
Al riguardo, si rammenta che il Comune di Sondrio ha già precorso i tempi della Legge Delega n. 227/21, avendo nominato da tempo il Garante comunale dei disabili. Trattasi di una best practice che dimostra come la cura e l’attenzione nei confronti delle persone con disabilità non vadano limitate solo alla loro giornata “dedicata”. Deve essere invece un impegno e dovere morale di tutta la società garantire i loro diritti di uomini tra uomini per tutto l’anno e, soprattutto, con fatti concreti.
“Educare e formare a scuola per uscire dall’ombra del pregiudizio”: è questa la parola chiave che i Prof. Massimo Indiretto, Oriana Zubiani e Venera Samuele, organizzatori dell’evento hanno coniato in modo molto puntuale per l’occasione.
L’idea di fondo che ha ispirato la manifestazione, che è stata molto partecipata e che ha visto l’intervento delle principali associazioni delle persone con disabilità e dello sport per disabili del territorio, è che risulta strategico e fondamentale far conoscere alle giovani generazioni i diritti altrui e dei disabili. Infatti, solo facendo scoprire agli studenti che le persone con disabilità, se poste in condizioni di pari opportunità, possono e devono essere effettivamente incluse, saremo in grado di gettare le basi per una società veramente “per tutti” sin dai banchi di scuola e per una nuova cultura della disabilità e della diversità finalmente inclusiva e positiva, perché vista non più come un rischio od un pericolo, ma come un’occasione imperdibile di ricchezza, scambio e crescita umana e sociale. In proposito, durante l’iniziativa, la Prof Loredana Piacentino ha presentato l’innovativo laboratorio sperimentale di teatro del Convitto Nazionale “G. Piazzi” di Sondrio e delle sue due scuole annesse ITAS ed Istituto Besta-Fossati, denominato simbolicamente “Diversamente Uguali”.
Infine, nell’ambito del progetto del MIM “I pensieri di Marta” a cui il Convitto “G. Piazzi” di Sondrio ha aderito, ricevendo l’attestato di “scuola inclusiva”, all’evento ha pure partecipato da remoto la nota youtuber e responsabile della rubrica del quotidiano La Repubblica “a quattro ruote” Marta Russo che ha raccontato la sua esperienza di studentessa universitaria 23enne disabile già laureata in scienze e tecniche psicologiche e del suo amore per i viaggi che l’anno portata a vincere quest’anno il prestigioso premio nazionale “Turismo accessibile”.
Gianluca Rapisarda
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