Sono stati in migliaia questa mattina a scendere in piazza a Roma per partecipare alla manifestazione transfemminista organizzata dall’associazione Non una di Meno, in occasione della Giornata internazionale della Donna.
Lavoratrici, lavoratori, studenti e studentesse hanno sfilato lungo il centro della capitale, mostrando cartelli e striscioni e urlando slogan contro ogni forma di violenza, contro il patriarcato, per criticare la politica del Governo in ambito nazionale ed internazionale e per rivendicare i diritti di chi lavora. Il corteo è partito dal Circo Massimo ed è arrivato a Trastevere, dove ad attenderlo c’erano le precarie della scuola, sulle note di “Sta arrivando l’onda alta”, di Dargen D’Amico.
“Io sono un’insegnante – ha detto una di loro – ed oggi protesto anche per le condizioni di precarietà in cui siamo costrette a lavorare”, come riportano varie testate.
“Proroga assunzioni o rivoluzione” è il grande striscione di Non una di Meno. Dalle fila del corteo c’è chi ha spiegato: “Siamo qui contro la violenza, per una scuola laica. Contro la scuola omofoba e machista di Valditara. Dove non si può parlare nemmeno delle donne palestinesi, uccise da Israele”.
A Milano, un corteo di studenti e studentesse è partito alle ore 9:30 di questa mattina da Largo Cairoli. Nel pomeriggio, invece, flash-mob a Sondrio, cortei a Brescia, Bergamo, Pavia e Varese; passeggiata per rinominare i nomi delle vie a Lecco; presidio a Como e, di nuovo, nel capoluogo lombardo il corteo cittadino, che partirà alle ore 18:30 da Piazza Duca d’Aosta.
“Crediamo che, anche in questo caso, la scuola possa e debba avere un ruolo trasformativo nei confronti della società”. A dirlo è Sara De Vecchi, dell’esecutivo regionale dell’UdS Lombardia, che aggiunge: “Per questo rivendichiamo con forza l’introduzione a livello regionale e nazionale dell’educazione sessuale, al consenso e all’affettività non eterocis-normata, necessaria per affrontare radicalmente il fenomeno della violenza di genere. Inoltre, vogliamo che le nostre scuole siano luoghi sicuri e tutelanti di ogni soggettività, a partire da quelle non conformi, e chiediamo l’approvazione in ogni istituto di codici antimolestie e carriere alias“.
Una giornata di mobilitazione che si inserisce all’interno di una protesta più ampia: “Da settimane – interviene Alessandro Di Miceli, coordinatore regionale dell’UdS Lombardia, – stiamo occupando le nostre scuole a Milano, per chiedere di essere incontrati dal ministro Valditara e dall’assessora Regionale all’Istruzione Simona Tironi e di vedere realizzate le nostre richieste, tanto sul tema del transfemminismo quanto sul resto. Siamo pronti a continuare a oltranza finché non avremo ottenuto tutto ciò”.
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