“L’aggressione antisemita in provincia di Livorno è vergognosa e ancor più scioccante perché la vittima ha appena 12 anni. Il padre ha giustamente denunciato, questi episodi non vanno sottovalutati. L’imminente Giornata della Memoria sia momento di riflessione per tutti” così la ex ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina.
Ricordiamo che sul tema del contrasto all’antisemitismo di recente il ministero dell’Istruzione ha pubblicato apposite Linee guida, un documento che ha l’obiettivo di promuovere un impegno comune, un nuovo strumento per la didattica rivolto soprattutto al mondo degli insegnanti e degli studenti, per riflettere sulle forme di antisemitismo del passato ed emergenti, non sempre riconosciute come tali, e per aiutare il mondo della scuola a comprendere i meccanismi che danno origine a ogni pregiudizio.
A seguire come il documento ministeriale spiega il concetto di antisemitismo.
L’antisemitismo è un sentimento o un comportamento ostile o intollerante verso gli ebrei o l’ebraismo, basato su pregiudizi (“gli” ebrei sono…”) e generalizzazioni arbitrarie (“gli ebrei hanno…”). Esso può entrare a scuola a seguito di stimoli che gli studenti ricevono fuori scuola da adulti (familiari, conoscenti, leader di gruppi di varia natura), da coetanei, anche tramite social o, ancora, da letture di testi, che talora fanno parte del patrimonio della cultura passata del nostro e di altri Paesi.
L’antisemitismo può concretamente manifestarsi con espressioni di ostilità e minacce nei confronti degli ebrei, verbali e fisiche, attraverso graffiti e vandalismi, antisemitismo nello spazio digitale e nei social media, offese, insulti e derisioni, banalizzazione, negazione o distorsione della Shoah, lo sterminio degli ebrei avvenuto in Europa tra il 1933 e il 1945.
L’ostilità antisemita si manifesta a diversi livelli; oltre ai profili di rilevanza penale, sono ugualmente da considerare pregiudizialmente avverse
dichiarazioni verbali o scritte, atti discriminatori, o stereotipi finalizzati a denigrare gli ebrei, con un linguaggio d’odio fatto di disprezzo o allusioni.
Anche se spesso l’antisemitismo si presenta nelle sue forme meno evidenti
(banalizzazione della Shoah, pregiudizio diffuso, derisione) bisogna considerare che tali fenomeni non sono altro che la base della cosiddetta “piramide dell’odio”, cioè la premessa di azioni che preludono alla violenza e la volontà di sterminio.
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