Tra le iniziative in programma in occasione della Giornata della Memoria – che costituisce anche un appuntamento per rinnovare l’impegno all’educazione alla pace, alla tolleranza e alla convivenza civile – il 27 gennaio si svolgerà a Bari (Sala Murat, piazza del Ferrarese), tra le 9.00 e le 14.00, un incontro dal titolo: “Apprendere dalla Shoah: memoria, identità e conoscenza”. In apertura del convegno, patrocinato dalla Regione Puglia, dall’Ufficio scolastico regionale, dalla Provincia e dal Comune di Bari, sono previsti gli interventi di Omer Bonezzi, presidente nazionale dell’Associazione Proteo Fare Sapere, e di Lucio Saltini, della segreteria nazionale di SPI Cgil. In programma una “lezione magistrale” di Luciano Canfora, docente presso il Dipartimento di Scienze dell’antichità dell’Università di Bari. Dopo una serie di contributi di vari relatori, le conclusioni saranno affidate a Fulvio Fammoni, che fa parte della segreteria nazionale Cgil.
Nella mattinata di giovedì 26 gennaio si è svolta a Roma la premiazione delle scuole vincitrici del concorso “I giovani ricordano la Shoah”. Per l’anno scolastico in corso, gli istituti scolastici premiati sono stati i seguenti: Direzione didattica statale di Montecatini Terme (PT); Scuola media statale “F. Pastonchi” di Arma di Taggia (IM); Istituto di istruzione superiore “P. Levi” di Montebelluna (TV). Inoltre sono state ritenute meritevoli di menzione L’Istituto comprensivo “B. Munari” di Sant’Ilario d’Enza (RE) e il Liceo scientifico “M. Pira” di Bitti (NU).
Giornata della Memoria, impegno della scuola
Si celebra il 27 gennaio la “Giornata della Memoria” per ricordare le leggi razziali in Italia, lo sterminio del popolo ebraico e le persecuzioni subite da tutti i deportati nei campi nazisti.
Ma la ricorrenza serve anche per ricordare il ruolo di coloro che si sono opposti al progetto di sterminio e a rischio della propria incolumità hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.
Le scuole di ogni ordine e grado sono invitate ad organizzare cerimonie, iniziative, incontri e momenti di riflessione, indirizzati a mantenere vigile la memoria per impedire che la tragedia del nazi-fascismo e gli orrori delle deportazioni e dello sterminio possano ripetersi.
In particolare, un gruppo formato da associazioni e sindacati ha inviato una ”lettera aperta” alle scuole in memoria della Shoah, chiedendo di valutare l’opportunità di inserire nella progettazione formativa che ogni scuola organizza in piena autonomia a ricordo del 27 gennaio anche “il minuto di silenzio”.
Ecco il testo della lettera aperta inviata alle scuole da Aimc, Cidi, Fnism, Legambiente Scuola, Mce, Proteo Fare Sapere, Uciim, Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Gilda, Snals:
“A distanza di cinque anni dall’istituzione della Giornata della memoria (Legge 20 luglio 2000, n. 211) il lavoro progettuale delle scuole ha fatto emergere la forte valenza formativa sottesa, come uno dei più significativi risvolti che caratterizzano il senso della legge.
Esiste infatti un rapporto intrinseco, necessario tra il ‘fare memoria’ e l’educare: i processi formativi si attivano nel passaggio generazionale che consegna alle giovani generazioni valori, significati, nuove istanze di comprensione e di interpretazione rispetto a quella forma di memoria sedimentata e incessantemente interrogata che chiamiamo ‘storia’. Ne nasce una rappresentazione sociale del tempo che, collegando passato e futuro nel punto mobile del presente, sottrae gli eventi alla visione contingente della cronaca per consegnarli al ripensamento critico della storia. E’ per queste ragioni che si avvalora l’affermazione fondante della Giornata: chi non conosce il passato è condannato a ripeterlo.
Da tre anni, su proposta anche dell’associazionismo professionale, molte scuole alle ore 11,45 del 27 gennaio (data e ora in cui le truppe sovietiche entrarono ad Auschwitz) suonano la campanella, effettuano un minuto di silenzio e leggono la poesia di Primo Levi ‘Se questo è un uomo’. Il nostro impegno è che ‘il minuto di silenzio’ si consolidi come una tradizione condivisa da tutte le scuole italiane, come parte integrante e significativa dei percorsi didattici che con passione gli insegnanti progettano e realizzano per ricordare la Shoah.
Per questo vi chiediamo di valutare l’opportunità di inserire nella progettazione formativa, che ogni scuola in piena autonomia organizza per ricordare la giornata del 27 di gennaio, anche il minuto di silenzio”.