Nella giornata della memoria in Italia continua a tenere banco la vicenda del ragazzino dodicenne aggredito in un parco di Campiglia Marittima (Livorno) da due adolescenti perché ebreo. Oggi sarebbe stata formalizzata la denuncia da parte del padre della vittima, inoltrata da qualche ora alla procura dei minori di Firenze.
L’episodio, contornato da violenza fisica e da ingiurie antisemite come “devi bruciare nei forni”, assume dunque molte sfaccettature che caricano il reato anche dell’aggravante razziale.
“Quanto accaduto è un fatto estremamente grave. Ci avviciniamo alla Giornata della Memoria, un momento importante e di grande raccoglimento per ricordare le vittime dell’Olocausto e, al giorno d’oggi, la società continua a rivolgere insulti di questo tipo”. Così la sottosegretaria ai rapporti con il Parlamento e senatrice Pd, Caterina Bini. Una voce che si aggiunge a molte altre, tra le quali quella della ex ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina.
“Parole e gesti come questi possono ferire e segnare in modo indelebile la vita delle persone, soprattutto dei bambini – aggiunge in una nota la senatrice Pd -. Sono esterrefatta e al contempo schifata”.
“Rivolgo il mio pensiero e la mia solidarietà al bambino aggredito e alla sua famiglia – sottolinea ancora -. E alle due ragazze, oltre che chiedere scusa, consiglio di studiare la storia del mondo e in particolare i fatti che hanno portato alla giornata che ci accingiamo a celebrare, ricordando loro che, la libertà che abbiamo oggi, dipende da chi ha combattuto gesti ed eventi discriminatori e ci ha liberato da guerra e oppressione. Solo la cultura e il rispetto per gli altri eviteranno che tornino quei tempi bui”.
Quali iniziative a scuola?
A commentare l’episodio è intervenuta anche il sindaco di Campiglia Marittima (Livorno) Alberta Ticciati: “Come Amministrazione comunale e scuola, ci stiamo confrontando per cercare di capire quali iniziative porre in essere per questo atto gravissimo che lascia sconcertati, a maggior ragione visto che ci avviciniamo al Giorno della Memoria che commemoriamo sempre con molta partecipazione. Non si può banalizzare né mettere sotto il tappeto una vicenda simile”.
Ricordiamo che sul tema del contrasto all’antisemitismo il ministero dell’Istruzione ha pubblicato apposite Linee guida, che suggeriscono anche il genere di attività scolastiche che possono essere messe in campo, offrendo un elenco di documenti, link, materiali cui attingere per discutere in classe del tema e realizzare attività pedagogico-didattiche dedicate alla lotta all’antisemitismo, nell’ambito delle 33 ore di Educazione civica.
Si legge sul documento ministeriale:
Il contrasto all’antisemitismo può inserirsi a pieno titolo nel percorso formativo di bambini, alunni e studenti, in coerenza con quanto previsto nelle Indicazioni nazionali per i servizi educativi e per i diversi gradi scolastici e con i recenti documenti relativi all’Educazione Civica. In particolare, la citata legge 92 del 20 agosto 2019, attribuisce a tutte le discipline, il compito di “formare cittadini responsabili e attivi e a promuovere la partecipazione piena e consapevole alla vita civica, culturale e sociale delle comunità, nel rispetto delle regole, dei diritti e dei doveri”. Pertanto, le istituzioni scolastiche nell’esercizio della propria autonomia e nel rispetto del principio della libertà di insegnamento possono creare progettualità e occasioni di approfondimento.
In particolare, sempre in riferimento alla normativa sull’Educazione civica per le scuole, sono tre i nuclei concettuali: 1) Costituzione; 2) Sviluppo sostenibile; 3) Cittadinanza digitale. Il tema del contrasto ad ogni forma di odio può essere dunque affrontato nell’ambito del primo nucleo cioè la Costituzione, a partire dai Principii fondamentali e in particolare dall’articolo 3. La Costituzione deve essere considerata “non solo come norma cardine del nostro ordinamento, ma anche come criterio per identificare diritti, doveri, compiti, comportamenti personali e istituzionali, finalizzati a promuovere il pieno sviluppo della persona e la partecipazione di tutti i cittadini all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese” (Linee guida per l’insegnamento dell’Educazione civica ai sensi dell’art.3 della Legge 20 agosto 2019).