Di recente si sente molto parlare di disagio giovanile, soprattutto tra minorenni, complici anche le conseguenze sociali e gli strascichi della pandemia. In occasione della Giornata mondiale dell’Infanzia 2022, che sarà celebrata il prossimo 20 novembre, l’Agia, l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, ha organizzato un evento sul tema dal titolo “Riscoprire il futuro. Diritti, responsabilità e percorsi nel sistema penale minorile“.
L’obiettivo è quello di porre l’accento in particolare sul sistema penale minorile e, in particolare, su alcuni aspetti: il rapporto tra disagio e devianza dei minorenni, il supporto da offrire alle vittime nei reati tra coetanei, l’attuazione del recente ordinamento penitenziario minorile e la diffusione degli strumenti della giustizia riparativa tra minori di età.
L’evento è articolato in due parti. Dopo i saluti istituzionali del Ministro della giustizia Carlo Nordio e l’intervento di apertura dei lavori dell’Autorità garante Carla Garlatti, prenderà il via la prima parte dedicata all’analisi del fenomeno. Nel corso di essa interverranno Alfio Maggiolini, docente di Psicologia dinamica all’Università di Milano Bicocca, e Susanna Vezzanini, docente di Sociologia della devianza e mutamento sociale all’Università di Bologna. A seguire, la testimonianza del rapper e scrittore Francesco “Kento” Carlo sulle sue esperienze negli istituti penali minorili. Ad aprire la seconda parte (“Quali risposte?”) sarà Gemma Tuccillo, Capo Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità. Seguiranno gli interventi di Gianluca Guida, Direttore dell’Istituto penale minorile di Nisida (Napoli) e di Patrizia Patrizi,Presidente dell’European Forum for Restorative Justice.
Le conclusioni sono affidate a Carla Garlatti, che formulerà alcune proposte. Modera la giornalista Francesca Fagnani. L’illustrazione in copertina del programma è di Giulia Neri. Per l’accreditamento degli operatori dell’informazione occorre inviare una richiesta all’indirizzo e-mail [email protected], indicando nome, cognome e testata di riferimento, entro le ore 14 di mercoledì 16 novembre. Per gli operatori dell’informazione accreditati l’ingresso all’evento è previsto a partire dalle ore 10.
Superare le marginalità attraverso un’esperienza educativa di qualità
I disagi giovanili e le situazioni di marginalità devono essere combattuti con un’istruzione di qualità. Questo è ciò che pensa Eleonora Mattia, Presidente IX Commissione Consiglio regionale del Lazio e prima firmataria della l.r. 7/2020 in materia di sistema integrato di educazione e istruzione 0/6 anni: “Investire su un sistema di educazione e istruzione accessibile e di qualità significa investire sul contrasto alle diseguaglianze e la tutela dei diritti a partire dai bambini e dalle bambine. Dopo essere stati i primi in Italia a declinare il sistema integrato 0/6 anni – con la l.r. 7/2021 di cui sono stata prima firmataria -, oggi in Regione Lazio, grazie al riparto delle risorse del Fondo nazionale in materia, investiamo oltre 26 milioni di euro solo per l’anno corrente per promuovere un’educazione davvero di qualità per i bambini e le bambine del Lazio: 2,2 milioni per (pari al 8,2% del fondo, superiore al 5% minimo richiesto) destinati ai Comuni per realizzare corsi di formazione per educatori nella lettura, lingua inglese e musica e corsi di formazione agli operatori dei servizi educativi (Assistenti, Cuochi..) oltre che per la promozione di outdoor education. E ancora circa 24 milioni per la gestione dei servizi educativi comunali e/o in convenzione accreditati, per gli anni educativi 2022/2023 e 2023/2024”, ha dichiarato in un comunicato stampa.
“Questi numeri si traducono in opportunità concrete per le famiglie del Lazio: il sostegno alla gestione delle strutture pubbliche o convenzionate va nella direzione di garantire l’accessibilità per un adeguato numero di posti bimbo/a, ma a questo si aggiunge poi la qualità dei servizi offerti con la formazione di tutti i soggetti coinvolti nella struttura per garantire ai bambini e alle bambine un’esperienza di qualità e innovativa che – come dimostrano tutti gli studi in materia – fa la differenza nello sviluppo della personalità e, soprattutto, nel superamento di marginalità e fragilità di partenza”, ha concluso la Mattia.