Oggi 17 marzo è la Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione,
dell’Inno e della Bandiera, lo ricorda un comunicato del ministero dell’Istruzione. 161 anni fa si fece l’Unità d’Italia, venne cioè dichiarata l’unificazione politica del Paese e “ancora oggi è necessario celebrare questo evento fondativo della nostra identità nazionale,” raccomanda il MI.
Un’esortazione che non tralascia di agganciarsi alla drammatica situazione del conflitto russo-ucraino che ha già spinto nel nostro Paese migliaia di profughi, oltre 40mila, dei quali quasi duemila sono piccoli studenti (per lo più di scuola dell’infanzia e primaria).
“È importante, nell’attuale contesto storico, unire il ricordo di questo avvenimento con la necessità di una sempre più profonda unificazione europea – recita ancora il comunicato ministeriale -. In questa giornata si ricorda l’unità nazionale con l’accoglienza delle bambine e dei bambini, delle ragazze e dei ragazzi ucraini. In tutte le nostre scuole la bandiera nazionale insieme alla bandiera europea, sono testimonianza di consapevolezza e responsabilità democratica”.
Sull’accoglienza degli studenti ucraini in fuga dalla guerra si è espresso ieri, intervistato dal Corriere della Sera, il ministro dell’Istruzione Bianchi che ha esortato gli insegnanti a pianificare anche le attività della scuola d’estate in vista dell’integrazione e della solidarietà nei confronti del popolo ucraino temporaneamente nel nostro Paese.
“La scuola d’estate? Certo, è un’iniziativa bellissima – ha dichiarato il ministro – e quest’anno abbiamo un impegno in più tutti, in relazione ai bambini ucraini. I dati di oggi parlano di oltre 1900 alunni già nelle nostre scuole, ma la situazione è in continua evoluzione”.
Arriveranno in tanti – avverte il ministro – perché la comunità ucraina in Italia è molto forte e include oltre 270mila persone. Peraltro il nostro ministro dell’Istruzione si incontrerà con gli altri ministri dell’Istruzione europei, incluso quello ucraino, con il quale si discuterà anche dell’ipotesi che alcuni alunni ucraini nel nostro Paese possano fare DaD, in qualche modo, connettendosi con i loro insegnanti.
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