Nel 1972, sotto il tunnel del Monte Bianco, un camion che si supponeva trasportasse macchine da cucire, ha un incidente nel quale perdono la vita 28 uomini lavoratori originari del Mali, in Africa, nascosti da molti giorni dentro quel camion, che volevano raggiungere la Francia per cercare un lavoro e condizioni di vita migliori.
Dopo questo episodio le Nazioni Unite iniziano i lavori per la stesura della Convenzione per la protezione dei diritti di tutti i lavoratori migranti e dei membri delle loro famiglie, che viene pubblicata il 18 dicembre del 1990. Nel 2000, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite proclama il 18 dicembre Giornata internazionale per i diritti dei migranti adottato da 164 Stati.
La Giornata Internazionale sui migranti del 2023 si celebrerà lunedì 18 dicembre e proprio in questi giorni l’Unicef ha lanciato il rapporto “La frontiera dei diritti”, un documento che è un viaggio tra la frontiera Nord e la frontiera Sud del Paese, nei principali luoghi di sbarco, hotspot, centri di prima accoglienza e centri d’emergenza.
Alcuni dati
Dall’inizio dell’anno a oggi sono arrivati in Italia, via mare, oltre 153 mila persone, tra cui oltre 17.000 minori stranieri non accompagnati. Il picco di sbarchi registrato nel periodo estivo ha visto il sovraffollamento delle strutture emergenziali in Sicilia, Calabria e Puglia, pensate per una permanenza temporanea, che non permettono l’accesso a servizi indispensabili per favorire la protezione e l’inclusione di bambine, bambini, ragazze e ragazzi.
798 sono i Minori Stranieri Non Accompagnati ospiti delle strutture di accoglienza in Italia al 31 ottobre, 88,3% di sesso maschile, 11,7% di sesso femminile. Tra i Paesi di maggiore arrivo: Egitto, Ucraina, Tunisia, Guinea, Gambia e Costa d’Avorio; 687gli allontanamenti di MSNA dal sistema di accoglienza.
“Garantire un’accoglienza in luoghi adeguati può permettere ad adolescenti e giovani migranti e rifugiati di essere meglio protetti e avviare un percorso di formazione e inclusione”, ha detto Nicola Dell’Arciprete, Coordinatore del programma di risposta in Italia, Ufficio UNICEF per l’Europa e l’Asia Centrale, in occasione della presentazione del report.
Iniziative
In diverse città si svolgeranno iniziative in ambito educativo, coinvolgendo scuole e università e associazioni. Eccone alcune.
Al Liceo Casiraghi di Cinisello Balsamo, comune della città metropolitana di Milano, la commissione di Educazione Civica mette a disposizione come possibile spunto di riflessione un breve video che promuove la conoscenza del fenomeno delle migrazioni:
Nella scuola secondaria di primo grado dell’IC Elio Vittorini di San Pietro Clarenza, in provincia di Catania, diverse classi hanno affrontato in un percorso di Educazione Civica sull’immigrazione. Gli alunni hanno discusso e realizzato cartelloni, disegni, poesie e riflessioni. Nella città di Catania e in quella di Lampedusa, diverse sono le associazioni, come il Centro Astalli Civicozero, che accolgono e aiutano i migranti, soprattutto bambini e adolescenti che hanno perso i genitori. Molti sono i volontari, medici, avvocati e insegnanti che guidano i migranti nel loro percorso di integrazione.
Il Servizio coordinamento per l’integrazione (KOI) della Provincia autonoma di Bolzano e l’Istituto sui diritti delle minoranze di Eurac Research presenteranno, lunedì 18 dicembre, al territorio, alle scuole e alle associazioni lo studio “Politiche di integrazione locale: prospettive e potenzialità”, commissionato dal Servizio coordinamento per l’integrazione e realizzato dall’Istituto sui diritti delle minoranze di Eurac Research, in italiano e in tedesco.
Per la Giornata internazionale delle persone migranti, l’associazione “Carta di Roma” di Milano il 18 dicembre, nell’aula Magna dell’Istituto di Medicina Legale, presenterà il suo undicesimo rapporto, realizzato con l’Osservatorio di Pavia, a cui seguirà una riflessione multidisciplinare sull’interconnessione tra memoria, identità e diritti di richiedenti asilo, rifugiati, vittime della tratta e migranti. Al termine dell’incontro, visita al MuSa, Museo universitario delle Scienze antropologiche, mediche e forensi per i diritti umani dell’Università Statale di Milano.
A Forlì il Centro per la Pace il 18 dicembre aprirà un dibattito con la cittadinanza, con le istituzioni locali, le scuole e con la Regione Emilia- Romagna sul tema dell’attuazione delle politiche di integrazione.